Re: Contenuti aggiornati libro di fisica

From: Paolo Cavallo <paolocavallo_at_alice.it>
Date: Wed, 10 Jun 2009 11:52:55 +0200

Elio Fabri ha scritto:
> 3. Per quanto l'ins. possa studiare, la difficolta' di trattare quegli
> argomenti e' *oggettiva*, e rimane anche nel caso piu' ottimistico (e
> che io credo estremamente raro) di un ins. che per suo conto sia
> diventato suff. padrone dell'argomento.
> Non c'e' bisogno che io dica a te che ci passa parecchio tra aver
> capito qualcosa per proprio conto e saperla insegnare.
> Inoltre qui il problema e' proprio se si possa insegnare qualcosa di
> sensato, che non siano delle pure e semplici chiacchiere.
> Le ragioni le conosci benissimo.

Parto dalla fine perch� forse cos� riesco a esprimere meglio il mio pensiero. Intanto, sono d'accordo con te su quest'ultima valutazione. Anch'io credo che non si possa presentare degli argomenti di fisica del Novecento nella scuola secondaria a un livello tale da svolgere problemi significativi. I temi di "meccanica quantistica" nelle prove scritte di Fisica all'esame di Stato negli ultimi anni lo dimostrano. Si possono costruire esercizietti su E=hf o dp*dx>h/2pi, ma non molto di pi�. Ci ho provato, anche in classi dove eravamo arrivati a discutere i quadrivettori o le implicazioni dell'esperimento di Stern-Gerlach, ma senza risultati apprezzabili.

Per� questo non implica, a mio parere, che insegnare la fisica del Novecento nella scuola secondaria sia impossibile. Prendo atto ancora una volta della tua convinzione che soltanto un docente universitario possa raggiungere una comprensione di alcuni argomenti tale da consentirgli di insegnarli - cos� come che le /Lectures/ di Feynman siano necessarie soltanto alla biblioteca di un docente universitario. � una convinzione che mi dispiace, mi ispira dei dubbi, ma che non posso onestamente accettare. La mia esperienza intellettuale e professionale me lo impedisce.

Sono d'accordo che l'impresa sia oggettivamente difficile. Sono d'accordo che molto spesso l'insegnante di fisica di un liceo non riesca a studiare su testi di un livello adeguato. Non sono d'accordo sulla tesi - che vorrei vedere argomentata in maggiore dettaglio - che farlo gli sia *impossibile*. E sono convinto che l'esperienza didattica dell'insegnante secondario sia una condizione necessaria - non sufficiente - per affrontare e valutare le difficolt� dell'impresa.

� vero, come insegnante secondario ho meno tempo di un docente universitario per studiare, scrivere testi utilizzabili dagli studenti, preparare materiale. Cerco di mettere a frutto quello che ho. Non mi racconto favole consolatorie e sono lontano dal credere di avere ottenuto risultati importanti. Ma non riesco a convincermi di ci� che tu affermi: che dovrei semplicemente lasciar perdere e cedere il campo - un campo che non vedo per altro particolarmente affollato.
Il motivo � semplice. Non trovo accettabile l'ignoranza della fisica del Novecento alla quale � condannato oggi chiunque non abbia una laurea in Fisica. Credo che per superare questo stato di cose sia utile l'impegno di chiunque se la senta, anche se il lavoro di alcuni sar� pi� utile di quello di altri.

Paolo Cavallo
Received on Wed Jun 10 2009 - 11:52:55 CEST

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