Valter Moretti ha scritto:
> Ogni volta che ne misuri la posizione l'elettrone ha
> posizione definita, ma non ha impulso definito
Non ha impulso definito "ai nostri occhi" ma lui non supera la velocit�
della luce, lui ha un impulso preciso, non lo sappiamo noi.
se conosciamo esattamente X, ha P infinito, ma non pu� superare la
velocit� della luce, quindi questo � il primo paradosso della MQ...che
indica che siamo noi ad avere limiti, l'elettrone ha un impulso preciso
che a noi durante la misura della X, non � dato sapere (e questo lo
concepisco).
La mia domanda �:
Conosciamo in qualche modo la maniera di calcolare "matematicamente"
queste quantit� in modo preciso, senza considerare l'incertezza alla
quale andiamo incontro eseguendo misure?
se lo sappiamo, allora � la strada giusta per costruire questo
simulatore che ho in mente, perch� il simulatore essendo Dio per le
particelle, sa posizione e velocit� esatte.
Poi colpendole noi con un fotone per una misura, l'indeterminazione la
noteremmo anche nel simulatore, ma Lui s� dove collocare di preciso le
particelle e qual � il loro impulso.
> la posizione hai solo una probabilit� che la posizione sia in un certo
> posto SE la misuri. Questo non vuol dire che l'elettrone � in tutti i
> posti, vuol dire che non � un oggetto che ha sempre posizione
> definita.
E qui siamo d'accordo fin dal primo post.
> Cos'� il moto atomico?
Il moto che naturalmente avviene ma che non ci � dato prevedere con
esattezza a causa delle limitazioni che abbiamo nel misurarlo.
> Abbiamo appena detto che NON esiste la
> traiettoria di una particella
La traiettoria esiste, ma noi non riusciamo a misurarla...l'elettrone
per� la sta percorrendo con precisione, poco gliene frega se noi
riusciamo a vederla/seguirla/conoscerla, per lui � la sua autostrada.
> Tu stai assumendo che le particelle siano aggetti classici, che
> abbiano SEMPRE posizione ed impulso definiti, io ti sto ripetendo che
> non � cos�.
Ne abbiamo le prove? Una cosa che non si "riesce" a misurare non si pu�
dire nemmeno che non abbia posizione e impulso definiti.
Un conto � ci� che vede un fisico, un conto � ci� che vede uno che si �
appena fatto di cannabis. Qual � la misura giusta? E se met�
dell'umanit� avesse assunto cannabis e l'altra met� extasy, quale
sarebbe la verit�? La media?
> Ma non spiegava tutto. Esiste un miglioramoento
> del modello dovuto a Sommerfeld e Bohr
Conosco anche questo.
> ma ancora non spiega tante
> cose (ora non mi ricordo pi� quali fossero i problemi e i
> miglioramenti, ci vorrebbe un testo di storia della fisica per
> accertarsene).
L'esperimento delle fenditure, che potrebbe essere risolto con il moto
oscillatorio degli elettroni (visti come corpuscoli).
Per costruire un ottimo modello per cercare di spiegare la realt� sto
cercando di costruire questo potente simulatore in grado di emulare le
leggi fisiche che secondo le mie deduzioni risultano pi� plausibili, ma
devo capire bene alcune cose prima di buttare gi� l'algoritmo.
Non voglio n� allontanarmi dalla MQ n� dalla MC. Sono convinto che se
riesco a simulare l'atomo di carbonio, completo di assorbimento ed
emissione di fotoni, sar� in grado di spiegare il 90% dei fenomeni che
avvengono nell'universo.
E' una cosa molto ambiziosa ma sto lavorando da mesi a questa cosa e
sono fermo all'atomo di idrogeno perch� voglio cercare di assegnare
senza incertezze un comportamento corretto alle particelle, un
comportamento comune sia a protoni che elettroni (a meno della carica).
La difficolt� alla quale vado incontro era proprio la domanda che ho
posto, ovvero, se esso si comporta come un'onda di lunghezza d'onda pari
a quella di De Broglie, deve essere un'onda per ogni componente
vettoriale della velocit�? Oppure solo lungo una direzione preferenziale
dato lo spin (in un atomo massimo 2 elettroni per ogni orbitale s, px,
py, pz etc.)?
>> Una coincidenza ok, 3 no, devo capire!
> Per capire, vai avanti e vedi quando ti fermi. Se non ti fermi mai hai
> trovato qualcosa di nuovo :-)
E' quello che voglio fare, per� ho bisogno di chiarire questi dubbi che
"prescindono" dall'indeterminazione, che in meccanica classica non
dovrebbe esserci.
Ciao, Artemis
Received on Sat May 30 2009 - 12:32:51 CEST
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