(wrong string) � spiegare una cosina?

From: Cactaceo <cactaceolamanodallelsa_at_tin.it>
Date: Sun, 17 May 2009 09:49:43 +0200

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel

> > quindi noi potremmo anche vedere l'istante 0, ma solo perch� la luce
> > di quell'istante ha fatto almeno un giro del palloncino. e vedremmo,
> > oviamente, la nostra stessa materia
> Non "ovviamente", perche' mentre la luce "fa il giro" il pallone si
> espande...

Quindi se noi riusciamo a vedere l'istante 0 vorrebbe dire che l'universo ha
un semiperimetro finito....
Oddio che confusione!
mettiamo alcuni punti fissi.
Ammettiamo di avere un telescopio (o meglio un radiotelescopio) talmente
potente da riuscire ad arrivare al punto 0.
In primo luogo, noi siamo in un punto qualsiasi dell'univero, quindi ci� che
vediamo e sperimentiamo da qui guardando all'istante 0 sarebbe uguale a
quello che potremmo rilevare da qualunque punto dello spazio.
inoltre il punto 0 sarebbe visibile in qualunque direzione noi guardssimo,
ossia dovremmo vedere la stessa immagine indipendentemente da dove sono
puntate le antenne.
Un p� come la radiazione di fondo.
E' forse quella l'immagine del punto 0?
la stiamo forse gi� vedendo senza rendercene conto?
Anche perch�, obbiettivamente, non riesco a capire come si potrebbe vedere
un immagine che rimane uguale spostando l'obbiettivo verso qualunque
punto.... sarebbe semplicemente uno sfondo uniforme!
Forse la confusione nasce dal fatto che noi pensiamo di dover vedere un
punto lontanissimo (nel tempo e nello spazio), e quindi di aver bisogno di
ingrandimenti fenomenali, mentre in realt� noi dobbiamo vedere qualcosa di
immenso, grande quanto un universo, perch� anche se concettualmente piccolo
all'epoca era gi� tutto l'universo, quindi non abbiamo bisogno di alcun
ingrandimento per vederlo.
Insomma, noi vedremmo l'onda di espansione DA DENTRO l'esplosione stessa.
Questo renderebbe l'universo obbligatoriamente finito, con un raggio pari
alla sua et� in anni-luce, ma con l'anomalia relativistica che ogni suo
punto interno � equidistante dalla sua superficie di espansione.
E gi� solo a tentare di immaginare come ci� sia possibile fa vedere i sorci
verdi.
Ma � nulla al confronto di ci� che potrebbe essere l'immagine della materia
pochi istanti, o secondi, o minuti, o anche anni dopo il big-bang.

> > perch� propio quella frequenza? qualcuno s'� fatto questa domanda?
> Ma figurati :-)
> I 150 GHz, ossia 2 cm in l. d'onda, sono il risultato del redshift
> (dovuto all'espansione) su una radiazione nel visibile che e' l'ultima
> per la quale ha potuto aversi accoppiamento con gli atomi.
> Dopo quell'epoca la materia ormai "fredda" e' diventata trasparente
> alla radiazione, che e' solo aumentata di l. d'onda in proporzione
> all'espansione.

quindi col tempo questa frequenza si abbassa?
E' stato calcolato qual'era la l. iniziale?

> La "materia" (se con questo intendi quark, poi barioni, poi nuclei)
> c'e' sempre stata, anche quando l'universo era caldissimo.

E bisognerebbe per� dimostrare che la struttura della materia � sempre stata
come noi pensiamo che sia ora....
Siccome non � ben chiaro neanche ora come � fatta esattamente la materia,
figuriamoci se possiamo dimostrare com'era fatta in quel momento!


-- 
Lunga vita e prosperit� \\//_
Cactaceo 1964
Per rispondere leva la mano dall'elsa
e infila una [Chiave] nell'oggetto. 
Received on Sun May 17 2009 - 09:49:43 CEST

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