Il giorno martedì 6 febbraio 2018 17:55:03 UTC+1, Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Il 29/01/2018 12.51, lino.zamboni_at_gmail.com ha scritto:
> > Consideriamo un sistema quantistico formato da due sottosistemi (in
> > generale "n", con n=>2). La hamiltoniana del sistema sia composta
> > dalle hamiltoniane dei due sottosistemi più un potenziale anarmonico
> > tale che la posizione di un sottosistema sia funzione della posizione
> > dell' altro e, ovviamente, viceversa.
>
> Io non ho capito in che modo l'introduzione di un potenziale
> di interazione dovrebbe far sì che la "posizione" di un
> sottosistema diventasse "funzione" di quella dell'altro.
> Mi sembra che sarebbe meglio se tu scrivessi esplicitamente
> un esempio dell'hamiltoniano che hai in mente.
Ti cito due esempi:
1) www2.pv.infn.it/~boffi/a10-b.pdf
nella 2.1 hai un esempio generico dell' Hamiltoniano in oggetto
2)
http://tesi.cab.unipd.it/56946/1/Tesi_L_Calzavara_Martino.pdf
nella 2,3 hai un esempio più specifico (in termini di operatore Hamiltoniano)
come si
> > vede, passando alla rappresentazione in algebra lineare, che elementi
> > della matrice derivante dal prodotto dei ket relativi ai due
> > sottostemi citati non sono fattorizzabili e quindi si ha
> > l'entanglement?
> >
> > Scusate il linguaggio forse non appropriato, ma sono un
> > principiante.
>
> Ok, ma il linguaggio "non appropriato" dell'ultima domanda
> rende per me impossibile capire quale sia la domanda!
Si hai ragione, dovevo riferirmi a due stati (ket) relativi ai due sottosistemi.
Se voglio vedere se tali stati sono entangled devo calcolare la matrice che deriva dal prodotto vettoriale dei due ket e vedere se ci sono elementi (nella matrice) che non sono fattorizzabili.
Questo è lo stato attuale delle mie (limitate) conoscenze su questi argomenti
>
> Aggiungo che, a mio parere, il "linguaggio non appropriato"
> va di pari passo con una carenza nella conoscenza dei
> contenuti di base del dato argomento...
Questo non mi stanco mai di precisarlo. D'altronde se fossi un esperto o almeno confidente in materia non farei queste domande che eventualmente sarebbero corrette (ma a quale scopo?). E' generalmente implicito che le domande di un "principiante" possano essere espresse in termini non corretti che possono denotare anche una non conoscenza a vari livelli dell' argomento in oggetto.
Auspico una pazienza e tolleranza da chi ne sa di più.
>
> Ciao
>
> --
> Giorgio Bibbiani
> (mail non letta)
Ciao
Lino
Received on Wed Feb 07 2018 - 11:11:19 CET