Re: Heisenberg e le particelle come forme matematiche non materiali
On 10/10/12 12:30 AM, Multivac85 wrote:
....
> Un nobel che scrive una castroneria! Questo non me l'aspettavo! Al
> massimo potevo pensare a un nobel che usa espressioni divulgative che
> possono avere alto rischio di fraintendimento...
Hai un' idea troppo astratta e reverenziale delle competenze di un
premio nobel. Ne hai conosciuti ? Io qualcuno e ti assicuro che sono
persone come me e te. Ferrate nel loro campo, ma che possono dire
castronerie o semplicemente frasi non ben controllate su campi che non
sono il loro (per non parlare di questioni non scientifiche). Heisenberg
Cosa intenderesti con
> "Giustificabile solo in prospettiva storica"? Possiamo dire che negli
> anni '50 si potevano ancora giustificare tali espressioni di H.?
Se H. voleva rivolgersi ad un pubblico generale,poteva usare frasi "ben
note" in contesti divulgativi. Essendo i fisici esseri unami, la
possibilita' che frasi di registro "generale" scivolino anche in
spiegazioni piu' "tecniche" o didattiche esiste sempre. E comunque c'e'
una ben documentabile inerzia tra sistemazioni concettuali rigorose e
utilizzo delle stesse nella prassi. Questo non impedisce *oggi* di
considerare frasi senza fondamento per quel che sono, indipendentemente
da chi e ha pronunciate.
....
>> Che la migliore rappresentazione per un fisico di una particella
>> elementare sia matematica, non ci piove. Un fisico a questa frase evoca
>> (o dovrebbe evocare) la possibilita' di interpretare le particelle
>> elementari come opportune rappresentazioni irriducibili del gruppo delle
>> trasformazioni di Poincare'. Non so cosa viene in mente ad un filosofo.
>>
>
> Temo che il rischio sia di capire che le particelle, dato che sono
> rappresentate da espressioni matematiche allora si possa dire che le
> particelle *siano* espressioni matematiche, mi sembra comunque che gi�
> Galileo aveva affermato che il mondo della natura � scritto ed �
> leggibile in lingua matematica ma ci� � ben diverso dal dire che la
> natura � costituita da entit� matematiche, ... si possa arrivare ad
> affermare che se io mi trovo davanti una particella ci� coincide col
> trovarmi davanti a un gruppo di trasformazioni di Poincar� ...
Certo che no. E non lo pensa nemmeno un fisico (a meno che non sia un
fisico mateatico ;-) ). Il punto e' che un fisico da' per scontato che
c'e' la traduzione galileana fisica -> matematica e la usa. E comincia a
pensare nella nuova lingua. Ma (con l' eccezione dei fisici matematici
;-) ) non pensa che rappresentazione matematica e fenomeni coincidano. E
un filosofo ?
>
>
>> "L'equazione finale del movimento per la materia sar�
>> probabilmente un'equazione d'onda non lineare quantizzata per un campo
>> d'onda di operatori, rappresentante semplicemente la materia e non
>> qualche tipo determinato di onde o di particelle. Questa equazione
>> ondulatoria sar� probabilmente equivalente a ..."
>>
>> Qui suona di arrampicata sugli specchi per prevedere il futuro sulla
>> base del massimo di complessita' a lui nota (all' epoca).
>>
>
> Interessante, sapresti dire qualcosa di pi� su questo tema?
Negli anni '50 la non linearita' sembrava il limite delle complicazioni
possibili. Estrapolando H. vede in una teoria di campo non lineare il
futuro. 60 anni dopo, quanto regge la previsione ?
Giorgio
Received on Fri Oct 12 2012 - 00:43:43 CEST
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