Re: Esiste il rispettivo della messa a fuoco per le onde sonore?

From: Teti_s <"te..."_at_libero.it>
Date: Thu, 02 Apr 2009 20:42:15 GMT

Il 01 Apr 2009, 22:03, "Giacomo \"Gwilbor\" Boschi" <gwilbor_at_email.it> ha
scritto:
> In data Wed, 1 Apr 2009 16:20:22 +0200, Bruno Cocciaro ha scritto:
>
> > E poi, volendo sottoporre a verifica sperimentale la cosa, come si
potrebbe
> > fare ?
>
> Con una cuffia mandi lo stesso suono ad entrambe le orecchie
> controllando lo sfasamento tra i due canali, la cavia, se sente il suono
> provenire da una direzione indica quale, e cos� si vede se c'� una
> relazione fra le due cose.
>
> Poi stesso tipo di esperimento, variando per� la differenza di volume.

> Ma credo che queste cose siano gi� state fatte e c'� gente che le
> conosce perfettamente, credo si tratti perlopi� di un problema di
> divulgazione.


Ho trovato un articolo, secondo cui la fase � rilevata solo nel transiente,
ma non in regime stazionario. Non mi sembra tranquillamente affidabile, ma
lo linko perch� contiene una descrizione di massima di alcuni dettagli
dell'apparato uditivo e perch� pu� darsi non abbia tutti i torti.

http://www.maxlab.it/ARTICOLI/HLMTZ.pdf

Quello che sostiene l'articolo sulla sensibilit� alla fase non � comunque
smentito, in modo diretto, per esempio da un esperimento:

principalmente:
http://www.physics.ucla.edu/demoweb/demomanual/acoustics/effects_of_sound/acoustical_interference.html

in quanto, verosimilmente, questo esperimento produrrebbe pressoch� lo
stesso effetto su un'aula di persone che tengono un'orecchio perfettamente
insonorizzato.

mentre sul ruolo dinamico dei transienti � confermato da:
http://rsta.royalsocietypublishing.org/content/360/1794/833.abstract

Quest'ultimo sostiene in particolare che l'intensit� ha un ruolo molto
complesso per via dei fenomeni non lineari di trasduzione del suono (sia a
livello meccanico che neurologico) anche nella percezione della fase.

Riguardo alla questione principale sulla focalizzazione: le onde sonore,
come hanno argomentato correttamente in parecchi, hanno una lunghezza d'onda
che varia da 1,5 cm a 30m. Di conseguenza la formazione di un' "immagine
acustica" risentirebbe inevitabilmente di queste soglie, i pipistrelli per�,
che usano essenzialmente frequenze molto alte e quindi lunghezze d'onda pi�
basse, di circa 0,5 0,7 cm, hanno una abilit� molto sofisticata nel
ricostruire "immagini acustiche" degli oggetti contro cui urlano.

Riguardo all'esperienza di miglioramento della percezione del suono con
l'ausilio di una mano disposta a coppa intorno all'orecchio si tratta di un
metodo pratico in cui si sfrutta la riflessione per aumentare l'intensit�
percepita, ma non si tratta necessariamente di un metodo di "messa a fuoco",
penso comunque che a livello pratico l'utilit� della fase e dell'acuit�
nella percezione direzionale siano rilevanti, per esperienza pratica � pi�
facile localizzare un suono acuto che non un suono basso, ammesso che le
riflessioni mantengano una direzionalit� (per esempio in una stanza chiusa
pu� non essere affatto semplice capire dove si trova una cicala, a meno di
non muoversi e percepire le variazioni di intensit�).




 
> --
> Giacomo "Gwilbor" Boschi
> http://gwilbor.splinder.com/
>

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Thu Apr 02 2009 - 22:42:15 CEST

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