Patrizio ha scritto:
> La postulata condizione di contatto (i.e., d=0) per due
> oggetti materiali non si verifica nella realta' perche' in
> condizioni del 'contatto de visu' (apparente) ci sono
> forze elettriche repulsive (che stravincono su quelle
> gravitazionali attrattive). Esse son dovute al fatto che
> nella superficie di un oggetto gli elettroni sono
> mediamente piu' esterni dei nuclei, per cui quando
> facciamo avvicinare tra loro due superficie (di ciascun
> oggetto) oltre un certo limite (i.e., appena prima che
> d --> 0) le forze dovute a tali elettroni esterni impediscono il contatto
Io pero' non sono mica convinto di questo.
Se il tuo modello di atomo e' un nucleo elettricamente positivo circondato da
una nube elettronica di densita' "mediamente" a simmetria sferica, il campo
elettrico esterno dovrebbe essere mediamente nullo.
Stessa cosa mi viene da dire per una biglia metallica con la sua nube di
elettroni di conduzione.
E se la distribuzione spaziale delle cariche da' luogo a momenti di dipolo
locali, gli effetti repulsivi dovrebbero compensare quelli attrattivi (per corpi
macroscopici rigidi) o esserne superati (per dipoli in grado di orientarsi, che
si orienterebbero concordemente) dando luogo piuttosto a coesione.
Insomma, non mi pare che l'impenetrabilita' dei corpi si possa spiegare cosi'
facilmente con repulsioni elettrostatiche fra cariche. Penso che bisogna
ricorrere a modelli piu' sofisticati. Principio di esclusione di Pauli?
Non ne so di piu' e mi piacerebbe capirlo meglio.
> (va be', si potrebbe dire meglio)
Puoi provarci per favore?
ciao, grazie
--
TRu-TS
Received on Thu Apr 16 2009 - 00:28:11 CEST