Re: Derivazioni rigorose in QFT del termine di contatto di Fermi.

From: Teti_s <"te..."_at_libero.it>
Date: Mon, 23 Feb 2009 23:56:15 GMT

Il 23 Feb 2009, 15:46, Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto:
> On Feb 22, 8:50 pm, "te..."_at_libero.it (Teti_s) wrote:
>
> >
> > Se non vi dico la rivista non ha molto senso, vorrei leggere questi due
> > articoli:
> >
> > http://www.springerlink.com/content/kj513g303n047434/
> >
> > http://www.springerlink.com/content/g7g533x803320047/
> >
> > che non riesco ad accedere, mentre ho accesso, per il momento
l'universit�
>
> Ciao, noi dobbiamo fare un taglio del 25% alle nostre riviste (e siamo
> una delle universit� "virtuose")...
> io ho, ancora per poco immagino, accesso, dove li mando?


tetis.se_at_libero.it

Grazie, a margine di quel che dici occorre ricordare che in questo ateneo i
problemi con la biblioteca sono iniziati molto prima della crisi dei mutui
subprime, il che mi conferma l'idea che questa crisi abbia per lo meno
attenuato la percezione di una difficolt� critica tutta italiana incombente
da tempi ben pi� remoti, ed addirittura, i primi tagli, del 50% si videro
prima che si insediasse Berlusconi, e che arrivassero i recenti ulteriori
toccasana, adesso quei provvedimenti hanno raggiunto livelli di elevato
impatto visivo: ci sono settori della biblioteca che non vengono pi�
aggiornati, almeno dal 2006 e l'orario di apertura si � ristretto, pochi
buoni volumi vengono acquistati di tanto in tanto ma le serie dell'AMS per
fare un esempio sono ferme al 2006; mentre prima la biblioteca rimaneva
aperta fino alle 22.30 adesso chiude alle 18.30, la questione � che in
passato dalle 18.30 alle 22.30 rimaneva aperta grazie al fatto che era
possibile dare qualche spicciolo di sussidio ai destinatari dei benefici del
diritto allo studio, quindi spesso si trovavano studenti africani o
albanesi, oltremodo attenti e rispettosi, a tenere aperta la biblioteca fino
alle 22.30.

Nel frattempo mi sembra di avere raggiunto una migliore comprensione del
tema a livello "da manovale", anzitutto sono in grado di ottenere quel
famoso d/3 grad^2 (1/r) direttamente applicando integrazione per parti su
d.grad(grad(1/r)), rimane il problema che 1/r non � una funzione regolare in
zero e quindi gli integrali non convergono su tutte le funzioni test e di
conseguenza occorre ottenere 1/r come limite distribuzionale restringendo
adeguatamente la classe di approssimazione se si vuole che il limite sia
definito su una classe abbastanza ampia di funzioni, basta per esempio
approssimare con funzioni a simmetria sferica: 1/r � essenzialmente una
distribuzione non regolare tal quale delta(r) e tutta la gerarchia delle
derivate e va trattata con attenzione alla coerenza con la QED, quindi mi
sembra ragionevole collegare la regolarizzazione a simmetria sferica con il
cut-off ad elevati numeri d'onda della trasformata di Fourier di 1/q^2. Dopo
di che mi sovviene una questione relativa alle cautele nel dominio di
autoaggiunzione in presenza di indici di difetto, vediamo dopo aver letto
quegli articoli se mi ricordo qualcosa di pi� preciso.



> Valter
>

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Received on Tue Feb 24 2009 - 00:56:15 CET

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