On 5 Ott, 14:39, Multivac85 <multiva..._at_gmail.com> wrote:
(cut)
>
> Beh, di conoscenze scientifiche zero io proprio non direi, gli studi
> di Lucio Russo come "La rivoluzione dimenticata" mostrano come l'uso
> di un metodo i cui criteri erano precursori di quelli della scienza
> moderna erano già presenti nell'antica Grecia (Euclide, Archimede,
> Eratostene, Aristarco, Seleuco...). Io comunque ti consiglio di
> leggere il seguente brano di Heisenberg:
>
> https://groups.google.com/group/it.scienza.fisica/browse_thread/threa...
Copio da questo vecchio 3d
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. Soprattutto vorrei
approfondire la controintuitività del fatto che dallo scontro di
alcune particelle tra loro ne nascono altre che non sono affatto
"pezzetti" più elementari delle particelle che prima si erano
scontrate...
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Ti dico come la penso io
Quando si bombarda un protone negli acceleratori, esce di tutto
come
uscirebbero pezzi di ingranaggi da un orologio quando lo si
scaraventa
a terra: da aggiungere solo che l'osservazione dei frammenti che
schizzano via (anzi, semplicemente della loro traeittoria e di
poco altro) non è la procedura ideale per capire la struttura ed il
funzionamento dell'orologio.
Oltretutto proprio a seguito dell'impatto si possono formare nuove e
diverse aggregazioni, magari anche solo per la durata
dell'eiezione, che nell'orologio non esistevano: uno zoo di
mostri
costruiti in laboratorio dai novelli Frankenstein.
Se, essendo l'orologio troppo piccolo, non si può aprire la cassa
e guardare dentro, è meglio usare il cervello.
Ma tant'è, oggi vanno di moda i botti, grandi e piccoli, a
partire dal grande primo, le esplosioni delle stelle, le
implosioni, il cannibalismo delle galassie e dei buchi neri, gli
scontri tra galassie, i collassi, i getti violenti, le
annichilazioni...
Suppomiano che veramente il protone sia costituito in ultima analisi
di particelle tutte eguali ed indivisibili, che si possono aggregare
in maniera **più o meno stabile**...
In natura sono legate in modo stabile e quando noi bombardiamo la
natura, con la disintegrazione produciamo delle provvisorie
aggregazioni, instabili, che per questo si disintegrano a loro volta
quasi subito.
Sono quelle le "particelle elementari"?
Che ne pensi?
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.atervista.org
Received on Sun Oct 07 2012 - 11:45:03 CEST