Bruno Cocciaro ha scritto:
> E' qua il nucleo di cio' che non capisco:
> perche', osservata sperimentalmente la non invarianza di un certo
> processo, non si e' vagliata l'ipotesi che a me parrebbe piu' ovvia,
> cioe' che, per quel processo, non sia verificata l'ipotesi che le
> cariche magnetiche non giocano alcun ruolo? O si e' vagliata e per
> qualche motivo va scartata?
Insomma, adesso non ti bastano i tachioni, vuoi pure i monopoli :-))
Seriamente, se uno si mette in questo atteggiamento, mi pare che si
castri qualunque possibilita' doi coatruire una teoria, perche' di
cose che potrebbero esistere e non sappiamo se esistano ce ne sono
infinite (lo sapeva pure Amleto, ricordi? :-) ).
Viceversa uno dice: l'elettromagnetisco funziona benissimo cosi' in
un'infinita' di casi, e non si capisce come mai questi fantomatici
monopoli magnetici dovrebbero restare sempre nascosti.
Invece i fenomeni che creano problemi con la parita' hanno la
caratteristica di essere tutti mediati dallinterazione debole. Dunque
e' ragionevole concentrarsi li'.
> No, non lo conoscevo. Comunque direi che Mach aveva ragione a
> stupirsi.
> Infatti la soluzione e' stata poi l'osservare che la simmetria
> iniziale era solo *apparente*. Un po' come questa storia dei
> decadimenti beta, dove la simmetria iniziale c'e' solo se "ci pare"
> che le cariche magnetiche non esistano.
No, c'e' una profonda differenza.
Nel caso di Mach la simmetria dello stato iniziale era apparente, ma
si poteva ripristinare uno stato simmetrico cambiando la definizione
della simmetria.
Nel caso del decad. debole non c'e' niente da fare.
--
Elio Fabri
No al regime clerico-berlusconiano!
Received on Sat Feb 07 2009 - 21:29:46 CET