Il 23 Gen 2009, 20:57, Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto:
> Teti_s ha scritto:
> > Una conseguenza dell'esistenza di cariche massless potrebbe essere
> > l'esistenza di particelle binarie a massa negativa. ammesso e non
> > concesso di potere dimostrare che lo spettro ammetta valori discreti.
> Questo lo lasciamo calcolare ad argo.
> Io non saprei da dove cominciare...
Come primo passo direi di definire il problema. Poniamo di conoscere la
lagrangiana vestita del problema:
(( d_mu - i Z_2 e A_mu) phi)^2 - 1/4 F_{mu,nu} F^{mu,nu}
Qui il quadrato al primo termine sta a significare che l'argomento in
parentesi appare moltiplicato per il suo aggiunto, infischiandocene del
fatto che sia coerente con la libert� di Gauge, a questo problema hanno
pensato Weinberg e Coleman che se non erro hanno . Qui F � il tensore
elettromagnetico. Per via del termine di gauge, il potenziale vettore che si
combina con l'impulso, i diagrammi al secondo ordine sono ben definiti per
il problema che vogliamo indirizzare e sono costituiti da due linee
bosoniche parallele, nel campo scalare e nel suo coniugato, connesse dal
propagatore fotonico.
Il problema della consistenza, in questo modo, scacciato artificiosamente
ritorna naturalmente. Se queste coppie paricella antiparticella formano
stati legati, con energia negativa ed impulso definito e nullo, coppie di
questi sistemi binari interagiscono perturbativamente con particelle
analoghe. Nella teoria rinormalizzata dell'elettrodinamica massless la massa
non pu� risultare negativa, tuttavia pu� risultare che per valori nulli del
campo scalare si abbia una massa quadra negativa, il che segnala
semplicemente l'instabilit� di questo modo, l'energia di legame non fa altro
che rappresentare un contro termine e la massa risulta sempre definita
positiva per quanto diminuita dall'energia di interazione. Per� pensare ad
una teoria semi-classica che d� luogo a particelle invarianti per
coniugazione di carica e masse negative ha qualche fascino, no? Ad esempio
il processo di formazione di queste particelle sarebbe del tutto spontaneo,
questi oggetti una volta formati si respingerebbero gravitazionalmente, in
accordo al fatto che la massa appare quadrata nella legge di Newton-Poisson
ma lineare nella seconda legge di Newton.
Tornando al problema del tutto artificiale che dicevo prima mi trovo in
imbarazzo con le trasformate canoniche che fanno al caso e con la traduzione
dei diagrammi in una equazione agli autovalori ed autoconsistente per questi
stati legati.
> --
> Elio Fabri
>
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Received on Sat Jan 24 2009 - 01:51:38 CET