Il 14 Dic 2008, 20:59, Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto:
> > Questa la so, questa la so ... la differenza la fa lo spazio delle
> > fasi, che non e' lo stesso nei due processi.
> Giusto.
>
> > In emissione c'e' un contributo in piu', proporzionale alla radiazione
> > che e' gia' presente: la cosiddetta radiazione indotta, oltre quella
> > spontanea.
> No, questo che c'entra?
> Io sto confrontando assorbimento ed emissione spontanea.
Vero, per� nel confronto fra i coefficienti di emissione spontanea e di
assorbimento (o anche emissione spontanea ed emissione indotta che tanto
emissione indotta ed assorbimento sono uguali) in tanti che cercano di
orientarsi in queste questioni, ed io ho fatto parte a varie riprese di
questa schiera, trovano, in pi�, oltre al fattore di fase un quanto di
energia. Ed il motivo � che storicamente il coefficiente di emissione
spontanea � definito come il coefficiente che conta il numero di atomi che
transiscono dal livello 2 al livello 1 nell'unit� di tempo per unit� di
energia presente nell'unit� di volume, ovvero non si considera il
coefficiente di proporzionalit� rispetto al numero di fotoni presenti
nell'unit� di volume, ma rispetto all'energia presente. In formule: il rate
considerato da Einstein �:
A_21 + B_21 u(n_21)
dove con n_21 intendo la frequenza dei fotoni emessi. Il quoziente
(A_21)/(B_21) risulta certamente: h n_21 x fattore di fase. In altre parole
la probabilit� di emissione su tutto l'angolo solido � data dalla
probabilit� di emissione in una direzione moltiplicata per il fattore di
fase, mentre il quoziente fra i coefficienti � h n_21 x (8 pi (n_21)^2 /
c^3).
Il fattore di fase: (8 pi (n_21)^2) / c^3 si ritrova da considerazioni
"elementari" a partire dal conteggio del numero di atomi-d'azione d^3q d^3p
= h^3 nell'angolo solido per l'intervallo di impulso dp e di impulso p.
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Received on Fri Dec 26 2008 - 01:46:15 CET