Re: Causa, effetto, orologi e tazzine.

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Wed, 3 Dec 2008 01:02:53 +0100

"Enrico SMARGIASSI" <smargiassi_at_ts.infn.it> wrote in message
news:gh2s66$8fd$1_at_nnrp-beta.newsland.it...

> La natura e' quello che e', e non dipende dalle nostre descrizioni.

Enrico, il punto e' tutto qua.
E il punto e' che tutti i convenzionalisti si mantengono fermi a quanto
affermato sopra. Tu invece, in maniera piu' o meno inconscia, ammetti
deroghe (come fa anche Ohanian e come fanno sempre, in un modo o in un
altro, tutti coloro i quali provano ad opporsi alla convenzionalita' della
simultaneita').

> Ma ci sono descrizioni che non ci permettono di vedere bene
> come la natura e'; o, se vuoi, non ci permettono di vedere "le simmetrie
> inerenti ai fenomeni".

Ecco !!!
E' proprio per questo, proprio per *vedere bene come la natura e'*, che
dobbiamo fare molta attenzione a mantenerci fermi al punto detto sopra,
cioe' a non mettere in bocca alla natura le nostre descrizioni.

> Cosi' come una trasformazione non canonica non ci
> permette di vedere la relazione tra simmetrie ed invarianze, cosi' una
> scelta arbitraria dell sincronizzazioni non ci permette, io credo, di
> osservare la freccia del tempo.

Quella che chiami "freccia del tempo" se e' una freccia che ha significato
fisico, cioe' se e' la freccia causa-effetto, allora continua ad avere lo
stesso significato in ogni linguaggio (cosi' come, in meccanica classica, le
invarianze continuerebbero ad avere lo stesso significato fisico anche dopo
trasformazione non canonica, per quanto le loro espressioni saranno piu'
complicate e formalmente diverse da quelle usuali).
Ed e' per questo che ha interesse la questione:
ma come si potrebbe esprimere le freccia causa-effetto in maniera
indipendente dai linguaggi, cioe' in una maniera che faccia uso di misure e
non di convenzioni?
Poi sara' ovvio che la freccia causa effetto avra' lo stesso verso della
freccia temporale in alcuni linguaggi, avra' invece verso opposto in altri
linguaggi (il che non e' per niente sconvolgente, visto che gli istanti
segnati dagli orologi sono questioni legate alle convenzioni scelte durante
la sincronizzazione, sono cioe' questioni di linguaggio).

La conservazione della quantita' di moto in un urto si esprime dicendo
p1+p2=costante. Se applicassi la trasformazione (x,p)->(X=x, P=x^2+p),
allora la legge di conservazione della quantita' di moto assumerebbe la
forma P1+P2-X1^2-X2^2=costante. La natura non vieta l'utilizzo delle
variabili (X,P).

Il problema che sussiste e' esattamente l'opposto di quello che vedi tu.
Non e' la freccia causa effetto ad imporre una certa sincronizzazione (la
sincronizzazione e' sempre libera perche' e' sempre libera la scelta del
linguaggio). E' invece la nostra abitudine ad utilizzare sempre una certa
sincronizzazione a farci confondere l'ordinamente causa effetto con
l'ordinamento temporale indotto dalla nostra sincronizzazione. Cioe',
essendo abituati ad usare sempre un solo linguaggio (abitudine che basiamo
sulla "bellezza" del linguaggio, o sulla "simmetria" che hanno le
proposizioni scritte in quel linguaggio), ci viene spontaneo di trarre delle
conclusioni basandole non su cio' che dice la natura ma su cio' che diciamo
noi (usando il nostro linguaggio).

Ci viene spontaneo dire:
e' impossibile che l'evento avvenuto qua quando l'orologio fisso qua segnava
le 3 sia la causa dell'evento avvenuto la' quando l'orologio fisso la'
segnava le 2.

Ma gli orologi abbiamo deciso noi di sincronizzarli in un certo modo.

Portare a compimento la discesa del tempo dall'olimpo dell' a priori, cioe'
accettare le tesi della convenzionalita' della simultaneita', significa
proprio smetterla di mettere in bocca alla natura delle proposizioni
riguardanti l'ordinamento temporale che non si basano su misure ma su nostre
scelte.

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Dec 03 2008 - 01:02:53 CET

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