Re: Differenza tra lampade al quarzo e alogene infrarosso e resistenze elettriche
luh wrote:
> RLDeboni wrote:
>> Mi domandavo tra l'altro, che differenza c'e' tra prendere una lampada
>> alogena ad infrarosso ed una alogena normale da illuminazione, pero'
>> sottoalimentata
>
> boh, posso solo supporre che in quelle infrarosse il ciclo alogeno sia
> stato calibrato su una temperatura piu' bassa, quindi a parita' di
> temperatura di lavoro quelle da illuminazione dovrebbero durare meno
Hmmm, avrei detto il viceversa. Se il filamento resiste a 1000+x gradi,
in teoria, tanto piu' dovrebbe resistere a 1000-x gradi.
> come durata *generale* invece suppongo che una resistenza esposta
> all'atmosfera duri meno visto che non viene rigenerata dal ciclo alogeno.
Un momento, ora mi sovviene una differenza.
Il filamento interno dell'alogena e' un sottile filo di tungsteno (se
non mi sbaglio).
Il filamento della stufetta elettrica e delle lampade al quarzo e'
invece una lega, credo, di nickel cromo, e di uno spessore rispettabile.
Inoltre, mentre nel caso della lampade di illuminazione, il tungsteno
viene portato a temperature di evaporazione, nelle lampade ad infrarosso
e' ancora cosi' ?
Un'altra differenza pratica che mi viene in mente, e' che quelle alogene
sono piu' facili da rimpiazzare. E' sufficiente togliere lo schermo
(pero' qualche volta non e' semplice), e sostituire il tubo come si fa
in un lampadina.
Invece le stufette con le lampade al quarzo si devono aprire completamente.
Visto che non si trovano informazioni, pensavo di fare delle prove con
radiatori da 400W.
Per esempio, potrei posizionare il radiatore in prova ad una distanza
predeterminata da un cubo avvolto in stoffa nera e riempita di acqua.
Con l'aiuto di un termometro misuro la temperatura dell'acqua e con un
wattmetro l'energia elettrica immessa.
L'idea sarebbe di irradiare per un certo tempo il cubo con il radiatore
sotto prova, misurando l'energia elettrica assorbita e misurando
l'incremento di temperatura dell'acqua ed il tempo occorrente.
Qualcuno ha qualche idea di come ottimizzare/perfezionare l'esperimento
ed ottenere risultati pratici ?
Questo e' per verificare se c'e' una differenza pratica/visibile tra le
varie tecnologie.
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R.L.Deboni
Received on Tue Dec 02 2008 - 15:06:06 CET
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