Re: Esiste un vero vuoto?

From: Dino <brunieradino_at_inwind.it>
Date: Thu, 04 Dec 2008 21:34:27 GMT

"Dino" <brunieradino_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
news:G%NZk.117230$Ca.22522_at_twister2.libero.it...
> "Ernesto" <"er..."_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:151Z60Z133Z30Y1228002412X2680_at_usenet.libero.it...
>>
>> Ma esister� un vero VUOTO?
>>
>> ernesto
>
> Io credo di NO.
>
> Per fartene un'idea ti consiglio di leggere una relazione del prof. Franco
> Selleri dell'Universit� di Bari, che puoi trovare a questo indirizzo:
>
> http://www.brera.unimi.it/SISFA/atti/2003/16-34Selleribari.pdf
>
>
> Ciao.

Ho rilevato che mentre questa mattina il suriportato link funzionava
correttamente, ora ha dei problemi.
Spero che vengano superati.
Comunque, intanto, vorrei almeno riportare qui di seguito il
primo paragrafo della relazione del prof. Selleri.
Ma sono disponibile ad inviare l'intera relazione in formato PDF (19 pagine)
a chi me lo chiedesse.

A mio modesto parere, nella relazione e ancora meglio nel suo libro "Lezioni
di relativit�", il prof. Selleri presenta una teoria che dimostra che
determinati esperimenti, come quello di Michelson e Morley, sono spiegabili
anche con l'etere e, quindi, senza lo spazio vuoto.


1. La fisica del buon senso

Le teorie della relativit� speciale e generale hanno avuto grande successo
nella spiegazione dei fenomeni conosciuti e nella predizione di effetti
nuovi e inattesi. Costituiscono dunque importanti avanzate nella nostra
conoscenza del mondo e restano per sempre consegnate alla storia delle
scienze della natura, come la meccanica di Newton e l'elettromagnetismo di
Maxwell. Tuttavia � difficile credere che siano forme di conoscenza finale,
non pi� modificabile. I successi delle teorie relativistiche sono notissimi.
La reciproca
convertibilit� di energia e massa, gli effetti della velocit� e della
gravitazione sul passo degli orologi, il peso della luce e la precessione
del moto dei pianeti danno solo un quadro parziale delle grandi conquiste
della fisica einsteiniana. E tuttavia sarebbe sbagliato concludere che ogni
confronto delle teorie relativistiche con gli esperimenti si sia
invariabilmente concluso con un perfetto accordo fra le due parti. La fisica
� un'attivit� umana e da noi prende il difetto di sbandierare i successi e
di nascondere le difficolt� e i fallimenti. Cos� un grande silenzio ha
circondato l'effetto Sagnac (del 1913) per il quale esiste una vera e
propria incapacit� esplicativa delle due teorie relativistiche, nonostante i
tentativi di Langevin, Post, Landau e Lifshitz. Inoltre ci sono le mezze
spiegazioni dell'aberrazione della luce stellare e del paradosso dei
gemelli, fenomeni per i quali il formalismo matematico della teoria
riproduce le osservazioni, al prezzo per� di distorcere i significati al di
l� del lecito.
Non bisognerebbe mai dimenticare che dietro alle equazioni di una teoria c'�
una enorme struttura qualitativa fatta di risultati empirici,
generalizzazioni, ipotesi, scelte filosofiche, condizionamenti storici,
gusti personali, convenienze. Quando si prende atto di questa realt�
confrontandola con il ritrattino della fisica tramandatoci dall'empirismo
logico, che vale meno di una caricatura, si comprende facilmente che la
relativit�, accanto ai suoi innegabili successi, non solo pu� presentare
punti deboli, ma pu� anche sopravvivere ad alcuni suoi fallimenti. La
correttezza del formalismo matematico non � sufficiente a omologare una
struttura scientifica come coerente e non contraddittoria. Aggiungo che
neanche centinaia di fisici incondizionatamente favorevoli a una data teoria
costituiscono una garanzia sufficiente dell'assenza di problemi irrisolti,
perch� quasi sempre i pensieri vengono orientati fin dagli studi
universitari verso un'accettazione acritica della teoria dominante.
Razionalit� e consenso sono due cose diverse anche nel mondo della ricerca.
In realt� le due teorie relativistiche sono piene zeppe di paradossi.
Proviamo a fare un elenco, senza pretese di completezza: la velocit� di un
segnale luminoso che la teoria considera identica per gli osservatori
immobili e per quelli che lo rincorrono con velocit� 0.99c; l'idea che la
simultaneit� di eventi spazialmente separati non esista in natura e vada
perci� stabilita da una convenzione umana; la relativit� della
contemporaneit� secondo cui due eventi simultanei per un osservatore
inerziale in generale non sono pi� tali per un altro; la contrazione degli
oggetti in moto e il ritardo degli orologi in moto, fenomeni per i quali la
teoria non sa fornire una descrizione in termini di oggettivit�;
l'invecchiamento
asimmetrico di due gemelli in moto relativo in una teoria che fa del
relativismo la sua bandiera; l'universo iperdeterministico della relativit�
che fissa nei minimi dettagli il futuro di ogni osservatore; il contrasto
fra la trasformabilit� reciproca di massa ed energia e l'ideologia del
relativismo che dichiara perfettamente equivalenti tutti gli osservatori
inerziali cos� privando l'energia della sua piena fisicit�; la presenza di
una discontinuit� fra i sistemi di riferimento inerziali e quelli dotati di
bassissima accelerazione; le propagazioni dal futuro verso il passato
generate nella teoria dalla possibile esistenza di segnali superluminali.
Come � possibile che autorevoli esperti neghino che questi siano veramente
dei paradossi? La risposta non � difficile e ruota tutta attorno al concetto
di �buon senso�. Questa del buon senso � un'espressione traducibile senza
difficolt� in ogni lingua neolatina, ma assente in altre lingue. Gli inglesi
usano �common sense� che per� � una cosa completamente diversa perch� il
senso comune � quello della maggioranza degli uomini e nelle cose della
scienza la storia insegna che la maggioranza ha raramente ragione. Da noi
per fortuna il �buon senso� si collega alle �sensate esperienze� di
galileiana memoria. Bene, se il buon senso ci dice che una certa predizione
di una teoria � irragionevole vi sono due possibilit�. La prima � che il
buon senso ci inganni, la seconda � che nella teoria si annidino ipotesi
contro natura che danno un significato fuorviante alle sue predizioni. �
noto che molti fisici del Novecento hanno seguito la moda di dichiarare il
buon senso obsoleto, ma la seconda strada � facilmente percorribile e
permette di eliminare i paradossi della relativit�.
Naturalmente non � affatto ovvio a priori che si possano eliminare i
paradossi preservando i successi della teoria; non � ovvio a priori ma � un
fatto che la teoria descritta in questo articolo, basata sulle
�trasformazioni inerziali�, non solo spiega tutto ci� che spiega la
relativit�, ma registra successi anche l� dove quest'ultima non arriva. Sa
spiegare l'effetto Sagnac, per esempio.
Received on Thu Dec 04 2008 - 22:34:27 CET

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