Bruno Cocciaro ebbe a scrivere:
> Non riesco ad immaginare per quale motivo nel mondo delle particelle i
> processi debbano necessariamente immaginarsi come reversibili.
Infatti. Ma noi dobbiamo saperlo se questi processi esistono o no, perche'
cio' influenza la forma delle possibili equazioni. Quelle della Meccanica,
ad esempio, non distinguono le due direzioni del tempo.
> Una palla rimbalza sul lato A del biliardo (causa) per poi andare a
> rimbarzare sul lato B (effetto).
> Il processo e' reversibile. Se osservassimo il filmato al contrario non ce
> ne accorgeremmo: vedremmo prima il rimbalzo su B, poi quello su A.
> Permane il fatto che la causa e' il rimbalzo su A e l'effetto e' il
> rimbalzo su B.
"Permane il fatto", okay, ma facciamoci la domanda che tu stesso ti fai
sempre: questa differenza e' un fatto che rende "sperimentalmente"
distinguibili causa ed effetto, o sono solo parole che dipendono
dall'osservatore?
> Abbiamo tanti strumenti per accorgerci di chi e' la causa e chi l'effetto.
> Il piu' comune e' quello di osservare gli orologi fissi sui lati A e B
Mi stupisce sentire dire questo :-) Essendo eventi spazialmente separati,
avvengono in un ordine che dipende dall'osservatore ....
> qualora gli orologi fossero stati sincronizzati tramire
> relazione standard, dal fatto che tA<tB dedurremmo che la causa e' in A
> (qualora avessimo sincronizzato in qualche altra maniera, avremmo una
> qualche altra relazione che ci direbbe chi e' la causa).
E con altre sincronizzazioni?
Siamo dunque al solito problema alla base di questo thread: la relazione
causa-effetto dipende o no dalla sincronizzazione?
Tu dici: con altre sincronizzaioni, avremmo qualche altra relazione che ci
direbbe chi e' la causa. Sarebbe cioe' una relazione matematica capace di
distinguere casualmente A e B: ma se l'energia in A e' uguale a quella in
B, se e' uguale anche il momento angolare, la massa, insomma tutte le
proprieta' fisiche, come si fa a distinguerle con un esperimento?
Controlliamo se e' aumentata l'entropia??
> La quantita' di moto e' una grandezza fisica, e' misurabile, e il suo
> valore *non* dipende da come rappresentiamo il moto. Potremmo anche
> proiettare il filmato al contrario, cio' non cambierebbe la quantita' di
> moto della palla.
Proiettando il film al contrario, si vede la palla che va da B ad A e, in
ogni istante, la quantita' di moto e' opposta a quella del processo
diretto. Mi sbaglio?
Se inverti il fimato di un pendolo che oscilla, e' impossibile accorgersi
della differenza. Se invece si aspetta abbastanza, l'ampiezza di
oscillazione dimuisce irreversibilmente, e i filmati mostrano due cose
diverse.
> Per sapere se il fotone e' stato emesso o assorbito basta misurare la
> massa dell'atomo: se e' M vuol dire che il fotone e' stato assorbito
> (quindi aveva impulso -k) se e' m vuol dire che e' stato emesso (quindi
> aveva impulso +k).
Allora forse parliamo di cose diverse. Per favore, mi puoi descrivere questo
processo a tempo invertito? Non si inverte anche l'impulso? Perche', se non
e' cosi', non si inverte proprio niente.
Michele
--
Signature under construction
Received on Mon Dec 08 2008 - 21:55:09 CET