Re: Paradosso del gatto di Schrödinger

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Tue, 09 Dec 2008 21:07:24 +0100

Michele Andreoli ha scritto:
> ...
> C'e' appunto l'esempio dei mesoni K, dove per la prima volta e' stata
> rivelata una discrepanza nell'invarianza temporale. In pratica,
> misurando il ritmo di un particolare decadimento, si e' visto che e'
> diverso da quello dello stesso processo eseguito in senso opposto.
Permettimi di precisare: quello che l'esperimento mostra e' la non
conservazione di CP.
Questa implica la non invarianza per inv. temporale, se accetti
l'invarianza CPT (PCT, o TCP: ognuno lo scrive a modo suo...).
Ora questa e' un teorema della teoria dei campi, ma in quanto teorema
ha delle ipotesi, e quindi va sempre tenuto presente che stiamo dando
per valide tali ipotesi.

> Pensavo fosse chiaro: chi ha causato la polarizazione lineare del
> fotone, dopo che ha attraversato il polarizzatore? Risposta: il
> polarizzatore. Ed e' un processo irreversibile, perche' non e' puo'
> avvenire al contrario: il fotone da polarizzato lineare, diventa
> non-polarizzato riattraversando il polarizzatore.
>
> Fin qui concordi?
Non concordo io, perche' i fotoni "non polarizzati" non esistono.
La "non polarizzazione" e' una porprieta' di un insieme statistico di
fotoni, ciascuno dei quali ha sempre necessariamente un qualche stato
di polarizzazione.

> ...
> Un atomo A emette un fotone con impulso +k e diminuisce la sua massa.
> Per un osservatore che osservasse il processo temporalmente invertito,
> ci sarebbe un fotone di impulso -k che entra in un atomo A, il quale
> aumenta di massa.
Vero in un certo senso: i due porcessi sono possibili e hanno anche la
stessa ampiezza di transizione (se ammetti l'invarianza T).

Pero' il primo e' comunissimo, e il secondo praticamente impossibile:
come mai?
-- 
Elio Fabri
Received on Tue Dec 09 2008 - 21:07:24 CET

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