Re: Causa, effetto, orologi e tazzine.

From: Michele Andreoli <luogosano_at_gmail.com>
Date: Tue, 25 Nov 2008 22:25:30 +0100

Enrico SMARGIASSI ebbe a scrivere:

> Ah, certo, ma poi avevi proseguito con le definizioni di Tolman ecc. e
> pensavo che ti riferissi alla relativita'.

Non ero io che parlavo di Tolman.

>> In sostanza, tu assumi che le grandezze termodinamiche abbiano senso
>> soltanto per i corpi in quiete e che quindi siano degli scalari?
>
> Diciamo che per ora mi e' sufficiente come ipotesi.

Quello che tu consideri "sufficiente come ipotesi", per per altri
e' "largamente in discussione". Ad esmpio, in una delle versioni piu'
accreditate, la temperatura di un corpo in moto andrebbe moltiplicata per
il fattore relativistico gamma.

Per alcuni, la pressioni e' invariante; per altri si moltiplica per gamma^2.

Vedi ad esempio: "On the Relationship between Thermodynamcs and Special
Relativity", di Farias-Moya-Pinto, 2008.

>Nessun bisogno, vedi sopra. In ogni caso i valori delle frequenze
>importano poco, mi basta vedere che la radiazione abbia una
>distribuzione planckiana.

Con questo potrai dire al massimo che la radiazione e' in equilibrio. Ma
come stabilire se due corpi in moto sono in equilibrio termodinamico, senza
fermarne uno? Io useri delle leggi di trasformazione in grado di dare
risultati coerenti.

> Voglio dire che puo' riguardare punti dello spazio distinti, e
> senz'altro istanti di tempo distinti.

Io penso che teorie del genere (a meno che non siano sbagliate), non
esisistono. E se ti chiedessi di portarmi un esempio, quasi sicuramente mi
diresti : la legge dell'aumento dell'entropia!

> No che non puoi. Le trasformazioni canoniche sono soggette a vincoli
> precisi. Per esempio la trasf. p->Q, q->-P e' ammessa, quella p->Q, q->P
> non lo e'.

Parlavo di trasformazioni in genere, anche non canoniche (cioe' che lascino
le equazioni di Hamilton nella stessa forma). E comunque, anche questa {
p->Q, q->-P} non e' malaccio: scambiare velocita' e posizioni mi sembra
anche meglio che banalmente invertire il tempo.

 
>> Termodinamica, che da quella Meccanica deriva.
>
> Sicuro? Guarda che questo e' un problema aperto e sottile.

Purtroppo, la termodinamica che conosco io e' meccanica+statistica, se si
eccettuano correzioni e fluttuazioni di tipo quantistico aggiunte a mano.

Quello che so come aperto e sottile e' proprio la questione di come
inserire l'irreversibilita' dei processi nel quadro generale e cioe' la
vera natura della legge dell'entropia: origine quanstica? origine
cosmologica? dovuta a processi elementari che violano CP?

Insomma, a me sembra aperto e in discussione proprio quello che tu
consideri ovvio, assodato, in fondo banale.

Ma se invece la questione e' stata risolta, ti prego di darmene indicazione
(bibliografia, link)

> Nooooooooooo! Perche *non esisterebbe piu'* la freccia del tempo. E'
> molto diverso.

Vedo che hai nuovamente cambiato opinione. Negli ultimi post ci eravamo
accordati sul fatto che era solo questioni di vocabolario, che la freccia
c'e' sempre, al massimo ne descriviamo il verso con parole diverse. Invece,
ci risiamo: cambiando la variabile da t a 1/t, addirittura faccio
scomparire la freccia del tempo.


Michele
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Received on Tue Nov 25 2008 - 22:25:30 CET

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