Re: decadimento beta

From: Teti_s <"te..."_at_libero.it>
Date: Fri, 28 Nov 2008 16:49:28 GMT

Il 18 Nov 2008, 21:28, Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto:

> Come vedi, non c'e' nessun richiamo al principio di Pauli, anzi: e'
> implicito che se la forza attrattiva fosse maggiore il dineutrone
> potrebbe esistere, dunque Pauli non lo vieta.
> Immagino che oggi si sappia molto di piu': che ci siano dati
> sperimentali sullo scattering a bassa energia neutrone neutrone.

Come non detto. Si sa che la lunghezza di scattering � negativa, quindi i
casi sono due: o il potenziale di singoletto � repulsivo oppure non �
sufficientemente attrattivo da dar luogo ad uno stato legato. C'� qualche
incertezza sulla misura esatta ma si sa che � negativa. Infatti la questione
� la seguente: se il potenziale � attrattivo lo stato di energia zero
termina a bordo buca con pendenza positiva, quindi a fortiori tutti gli
stati ad energia pi� bassa non possono essere legati. E lo stesso � noto da
lungo tempo per il deutone. Il principio di Pauli ovviamente c'entra nel
modo seguente: lo stato n-n � composto da particelle indistinguibili, e pu�
essere realizzato solo come un tripletto di isospin: per avere funzione
d'onda antisimmetrica con parte angolare a simmetria sferica lo spin deve
essere in singoletto. Ma per lo stato di singoletto la parte di potenziale
che dipende dallo spin e dallo spin-orbita hanno segni opposti a quelli che
hanno nello stato di tripletto.

> > Per il caso di due protoni pure si dice che il nucleo che si ottiene
> > in quel caso � instabile, ma mi sembra che in quel caso sia abbastanza
> > ragionevole convincersi che la causa dell'instabilit� � la repulsione
> > coulombiana che rende estremamente probabile il processo di espulsione
> > tunnel.
> Anche qui: che cosa dicono i dati sullo scattering?
> Esiste una risonanza?

No. Anche per p-p la lunghezza di scattering � negativa. Mi sento un poco
depresso per avere impiegato quasi una settimana a mettere a posto i
tasselli e per di pi� mi avanza una perplessit� sull'indipendenza dei
potenziali di interazione dall'energia delle particelle. Lo so che pu�
essere vista come una grave lacuna rispetto alla teoria dello scattering in
rappresentazione di Heisenberg, ma da un lato la difficolt� � intrinseca
alla non rinormalizzabilit� della teoria mesonica, dall'altro � pi� o meno
una questione irrilevante sul piano sperimentale: se rilasciando energia il
sistema accedesse ad uno stato legato (nonostante la lunghezza di scattering
misurata sulla parte elastica degli scattering risulta negativa) questo
stesso stato dovrebbe essere ottenuto a partire dallo stato di tripletto per
scattering gamma, ma questo non � il caso, infatti non si osservano
risonanze nello studio della fotodissociazione.

> --
> Elio Fabri




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Received on Fri Nov 28 2008 - 17:49:28 CET

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