Enrico SMARGIASSI ebbe a scrivere:
> Un bell'esempio di come le trasformazioni di
> coordinate non siano cosi' innocue come si cerca di farle passare in
> questa discussione.
Io non ho mai detto che sono innocue, e sarebbe sciocco dirlo. Se prendo
coordinante cilindriche in un problema a simmetria sferica, certo che non
ho fatto una scelta "innocua". Ma neanche "fatale", pero' (vedi dopo).
E infatti, ad un certo punto, abbiamo anche concordato con la tesi di
Ohanian e cioe', in mancanza di altre considerazioni, meglio scegliere le
coordinate in maniera che le equazioni diventano piu' semplici possibili.
E chi lo nega questo?
Quello che io nego (e anche Bruno nega; anzi, lui ci tiene
particolarmente ...) e' che la scelta di coordinate possa influire sui
principi della fisica. Ad esempio, fino ad invalidare una legge
*sperimentale* �come il Secondo Principio.
Fammi sapere se concordi con questo, o no. Le coordinate invalidano i
principi della Fisica?
>> cambiando la variabile da t a 1/t, addirittura faccio
>> scomparire la freccia del tempo.
>
> Mai detto una cosa del genere. Rileggi attentamente quello che ho
> scritto. Nel caso, chiedi chiarimenti.
Non era t-> 1/t, ma era t -> -t, ma che differenza fa? Facciamo t->t+f(x).
Qui parliamo veramente al vento: io, fin dall'inizio, ho fatto
un'affermazione di una banalita' superluminale: se cambio le variabili
(compreso il tempo), cambia la descrizione dei fenomeni. Quello che andava
a destra, ora va a sinistra; quello che andava sotto, ora va sopra. Ma la
Fisica non dovrebbe cambiare, a parte alcune sostituzioni di vocaboli.
Tu mi hai risposto: "si, �lo puoi fare per x, per y e anche per z, ma non lo
puoi fare per t, altrimenti quello che andava verso il futuro, va verso il
passato. E un importante legge *sperimentale* della Termodinamica (che
nessuno pero' ha ancora inquadrato teoricamente) verrebbe a fallire"
Io ho provato a dire che le parole "cresce" e "diminuisce" vanno cambiate
contestualmente al cambio di coordinate (e cioe', dipendono dalla
sincronizzazione degli orologi), ma la cosa non ha sortito effetto,
finquando, ad un certo punto, ti sei convinto che io non credo nella
freccia del tempo e nel Secondo Principio.
>Guarda che il discorso che faccio prescinde dalla relativita'. E
>prescinde anche dal moto dei miei sistemi. Te l'ho gia' detto almeno un
>paio di volte, non capisco perche' insisti.
Perche' secondo me tu prescindi da troppe cose, scusa se te lo dico. �Se si
prescinde dal moto dei sistemi, si ritorna all'800, stop, allora perche'
discutere.
Una relazione come dS/dt>0 non la puoi piu' scrivere, se non mi dici che
tempo e' �questo "t". E' la mia domanda e' da sempre questa: si puo'
enunciare il principio del''aumento dell'Entropia in forma invariante
rispetto al cambio di coordinate e/o di riferimento, o no?
A proposito: leggevo ieri su A. Pais che �Boltzmann non diceva affatto che
l'entropia aumenta, ma che "aumenta quasi sempre" e mi sono ricordato che
anche Einstein ha piu' volte fatto uso dell'entropia come funzione
fluttuante.
Non so se questo "quasi" nel frattempo e' caduto; e comunque, tu come lo
inquadri questo "quasi" con la tua idea di freccia-del-tempo?
Michele
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Received on Mon Dec 01 2008 - 19:15:35 CET