Re: Gli specchi ustori di Archimede

From: Aleph <no_spam_at_no_spam.it>
Date: Wed, 12 Nov 2008 11:42:14 +0100

luh ha scritto:

> Aleph wrote:
> > Il punto critico, se non ricordo male, sta sia nelle dimensioni che
> > avrebbero dovuto avere gli specchi (presumibilmente parabolici) per
> > raccogliere e riflettere abbastanza energia

> beh, no, basta una decina abbondante di specchi piani di ridotte
> dimensioni ... basta concordare volta per volta dove farli convergere (a
> mano!)

La fai troppo semplice.
Prova a bruciare un foglio di carta, anche a distanza di pochi centimetri,
con uno o pi� specchi piani e vedrai che non ti riesce: gli specchi piani
non focalizzano i raggi incidenti, ma li riflettono e basta.
Figurarsi poi l'effetto su vele di navi a distanza di 50-100 metri.
Per ottenere l'effetto desiderato i raggi solari devono essere concentrati
e necessitano quindi dell'azione di specchi o lenti convergenti.

> > sia nel livello di
> > lavorazione delle superfici

> gia' qui si ragiona, piu' che altro nella difficolta' intrinseca a
> realizzare un qualsiasi profilo, anche piano

> > con annessi problemi tecnologici relativi alla lavorazione del vetro su
> > grandi dimensioni.

> vetro? al tempo c'era il vetro?

http://www.archeosub.it/articoli/materiali/vetro/vetri.htm

ad ogni modo le considerazioni sulle difficolt� nella lavorazione di
precisione dei materiali non cambioano.


Saluti,
Aleph

-- 
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Wed Nov 12 2008 - 11:42:14 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:06 CET