Re: parità dei pioni

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 31 Oct 2008 21:18:34 +0100

Teti_s ha scritto:
> Se intendo bene il motivo � che per stati di uguale carica dovrebbe
> essere possibile considerare sovrapposizioni lineari e quindi studiare
> interferometricamente la parit�.
Non e' certo questo che si fa in pratica.
Piu' semplicemente, con un esperimento di scattering (anelastico) si
parte da uno stato iniziale e si arriva a uno stato finale diverso: se
la parita' si conserva...

> Pero' di solito si va oltre: per es. si attribuisce la stessa parita'
> a protone e neutrone, oppure ai tre pioni; il che equivale a dire che
> almeno i quark u e d hanno la stessa parita', e che quark e antiquark
> hanno parita' opposte.
> Si tratterebbe di vedere se queste scelte sono compatibili con
> eventuali restrizioni derivanti da tutti i processi possibili, e
> questo non lo so.

> Qui non sono sicurissimo di aver capito e quindi faccio una domanda:
> se convenzionalmente si ponesse parit� del protone negativa e se ne
> deducesse che la parit� intrinseca del pione (quello a carica
> negativa) � negativa sorgerebbero contraddizioni?
Direi piuttosto: se si assumesse che protone e neutrone hano parita'
opposte, ne seguirebbe che la parita' del pi- e' positiva.
Chiedi se sorgerebbero contraddizioni, ed e' piu' o meno quello che
mi chiedevo io.
Certamente il pi0 ha parita' negativa senza convenzioni, quindi
bisognerebbe rinunciare ad avere la stessa parita' per un tripletto di
isospin.
Ma del resto si sarebbe partiti assumeto parita' diverse nel doppietto
protone-neutrone...

> Nelle tue note dici poi che non c'� modo diretto di stabilire la
> parit� intrinseca relativa del pione di carica opposta: anche questo
> lo deduci dalle regole di superselezione sulla carica e quindi poggia
> sulla relativa questione di validit� del principio di superselezione,
> o ha un fondamento indipendente?
Io ho scritto testualmente "non si presta a una verifica diretta", che
a rigore non vuol dire che la verifica e' impossibile. Tanto meno che
ci sia qualche ragione fondamentale, tipo superselezione.
Solo che non mi era noto nessun esperimento che permettesse di
ricavare la parita' del pi+. Poi magari esiste... Esiste?

> Altra questione: riguardo alla fase relativa fra neutroni ed
> antineutroni per stabilire l'impossibilit� di esperimenti decisivi
> occorre invocare il principio di superselezione sul numero barionico?
Direi di si', visto che la carica e' la stessa.
Ma qui comincio a traballare :)

> Ultima questione, sempre nel capitolo 3 della dispensa sulla teoria
> dei gruppi dici che lo stato fondamentale del deutone � una
> combinazione lineare di uno stato S in tripletto di spin e di uno
> stato D anche quello in tripletto di spin. Dal momento che non mi
> aspetto che lo stato di spin sia un buon numero quantico
Ti fermo subito: scrivendo "spin" intendevo "momento angolare del
deutone nel suo rif. del cdm.

> Il modello standard ammette violazioni della conservazione del numero
> barionico che quindi � considerato un numero quantico approssimativo.
Questo mi giunge nuovo!

> Il carattere approssimativo non � connesso alla violazione di
> simmetria lagrangiana, la struttura � la solita struttura bilineare,
> ma � connesso agli sviluppi non perturbativi che possono violare la
> regoletta secondo cui i loop a tre fermioni nello scattering fra tre
> bosoni si compensano esattamente (regoletta di ?).
Alludi al teorema di Furry?

Da qui in poi non ho capito niente: conosco solo il lavoro dei "tre
W", e ricordo un lavoro di Wightman e Strocchi, che pero' non ho mai
studiato.

Anche se, BTW, e' grazie a quel lavoro (e a uno mio con Strocchi e
Picasso) che il mio numero di Erdos e' (mi pare) 5 :-))

> Allo scopo di facilitare una risposta correggo questa parte del
> testo.
Non mi pare che sia diventato piu' facile...

Ho solo dei dubbi su qyesto:
> la parit� intrinseca del fotone �, per il carattere vettoriale del
> campo elettrico e pseudovettoriale del campo magnetico, negativa,
Questo non lo capisco.
Visto che E e H hanno parita' opposte, qual e' quella giusta?
La risposta formale e' che la parita' giusta e' quella di A, che
compare nella lagrangiana d'interazione.

Pero' nei miei appunti non potevo (e non volevo) usare questo
argomento, e ho scelto una strada molto piu' elementare, come sai.
                                                      

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Oct 31 2008 - 21:18:34 CET

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