EF ha scritto:
>
> "Teti_s" ha scritto
>>>
>>> Aggiungo un link, a mio parere curioso ed interessante:
>>> http://www.benecomune.net/news.interna.php?notizia=479
>>
>> Nell'interessante articolo si tende a schematizzare questi stormi come
>> enti
>> statistici. Usando molto liberamente questa analogia ho notato
>> quest'estate
>> un fenomeno curioso, che con quasi certa impropriet� di linguaggio mi
>> permetto di definire una transizione di fase: sulla riva di un fiume,
>> dinanzi al mare, in una riserva protetta c'era uno stormo di volatili di
>> piccola taglia disposti a formare una sfera quasi perfetta, e due animali
>> pi� grandi ai due lati di questa sfera, quasi a m� di amici
>> accompagnatori.
>> Ho guardato la configurazione per un lungo tempo e mi ha stupito per
>> l'immobilismo dinamico: l'intero stormo si spostava di pochi metri
>> oscillando intorno ad una sorta di posizione di equilibrio e i due
>> animali
>> pi� grandi rimanevano in posizioni antipodali a debita distanza, senza
>> avvicinarsi n� allontanarsi dalla sfera. Quando i due volatili pi� grandi
>> (due predatori forse?), dopo una snervante attesa, sono andati in fuga
>> verso
>> un altro luogo lo stormo ha ripreso la propria configurazione solita a
>> V ed
>> � scivolato via.
>
> Pu� darsi che la configurazione a sfera conceda pari opportunit� di
> esser predati agli animali sulla "superficie".
vero e, di pi� (lo vidi in documentari naturalistici),
solitamente tale probabilit� oltre a essere equa, �
inferiore : molti predatori sono progettati a inseguire
prede singole e isolate, e hanno problemi a selezioanre
bersagli e seguirli in una massa caotica. Talvolta l'effetto
complessivo di grandi stormi compatti � poi quello di un
sovraorganismo che "psicologicamente" (usato in senso
elastico) scoraggia il predatore.
La cooperazione peraltro si spinge a volte anche oltre,
invertendo l'ordine di predazione (vedi iena in branco che
preda il leone singolo, e persino i corvi e le cornacchie
che attaccano i falchi isolati).
Non tutti i predatori ovviamente sono uguali.
Le orche ammassano ad hoc le aringhe e le sardine in branchi
densi e globulari, per gettarcisi dentro a bocca aperta.
Invece gli squali risultano molto disorientati da queste
masse vorticanti, e gli si tilta un po' il cervellino nella
selezione della preda
> Oppure, che tale configurazione induca in errore e in indecisione il
> predatore.
> Solo ipotesi, naturalmente.
molto verosimili (e infatti le fanno anche gli etologi)
>
>> Trattandosi di animali penserei che gli stati interni siano
>> molteplici e selezionati da una duplice dinamica: evolutiva e
>> culturale, non
>> ho parole per descrivere l'emozione per questa singolare rappresentazione
>> che ho veduto, e questo fatto rimane, tuttavia posso tentare una
>> spiegazione
>> in termini di gioco di ruoli. Ho pensato che forse ciascuna specie si �
>> venuta a trovare, per tutto quel tempo, in un ruolo confuso, non
>> necessariamente quindi si tratta di predatori e prede, perch�
>> altrimenti i
>> due predatori non avrebbero tentato la disarticolazione dello stormo?
si ma � da vedere se era fattibile. Se lo stormo �, almeno
istintivamente, consapevole dell'efficacia dello
schieramento, fa di certo una sorta di resistenza allo
sfondamento del fronte. Qualche volta potrebbe anche esserci
qualche forma di collaborazione attiva alla difesa, e un
predatore magari non si sente certo a priori di non essere a
sua volta attaccato in massa. In quel caso l'esito sarebbe
disastroso per lui
>> Analogamente alle api ho pensato: che sciamano in certe stagioni, con i
>> ruoli preassegnati, � noto che la dinamica evolutiva della loro cultura
>> collettiva segue codici precisi, ma la loro cultura evolve durante la
>> sciamatura da uno stato di equilibrio intorno ad un alveare, ad un nuovo
>> stato di equilibrio intorno ad un nuovo alveare attraversando tutte le
>> fasi
>> intermedie: scelta del luogo mediante diverse esplorazioni e tranche
>> elettorali, costruzione del nuovo alveare, scelta dei luoghi di
>> nutrizione.
>>
>> Insomma, per farla breve: non � che magari i moscerini li hai visti in un
>> periodo di sciamatura delle formiche alate? E' all'incirca a fine Agosto
>> per�.
>
> Ripensavo a questo 3d due giorni fa, tornando a casa verso sera.
> Periferia sud di Milano: caseggiati, stradone a 4 corsie, alberelli ed
> arbusti ai lati. Giornata di sole, temperatura mite.
> Sulla perpendicolare di ogni vegetazione (di vario tipo), uno sciame
> colonnare di moscerini (ne avr� contati almeno 60). Conformazione a
> cono, con la base a circa 1 metro dalla sommit� della pianta, larga
> circa 1 metro ed altezza di almeno 10 metri. A volte doppi coni, tutti
> confluenti a mezza altezza, dopo leggere convoluzioni. Nessun predatore
> visibile nei dintorni.
> Non ho alcuna idea, volevo solo riportare la mia osservazione.
> Salute a tutti
su questo non so che dire. Con le zanzare (non le anofele
per�, sono un po' pi� grandi e con ali a goccia) vedo spesso
simili assembramenti (abito su un ruscello), anche se in
scala pi� ridotta e a quote basse, tra 1 e 3 max 4 metri da
terra. Ciascun individuo spesso compie oscillazioni sulla
verticale, restando mediamente quasi fermo ma andando su e
gi�, e non ho mai immaginato una ragione plausibile (anche
se con poca convinzione ho pensato a qualche forma di
rituale di corteggiamento collettivo).
Misteri.
Sugli stormi di uccelli avevo letto delle recensioni su
LeScienze, ma non ricordo i titoli. Cmq si diceva che la
tenuta complessiva nasce da regole semplici, e che ciascun
volatile mantiene rapporti di distanza e angolari costanti
con solo pochi individui a lui vicini (tipo 4 o 5 colleghi),
e avevano detto che monitorarne di pi� sarebbe stato troppo
oneroso in senso computazionale. Quindi non � facile
disgregare lo stormo, perch� ognuno tiene posizione
regolandola sulla base dei vicini prossimi, e tende a
riprenderla prima possibile se costetto a svariare.
ciao
Soviet_Mario
>
> Enzo Franchini
Received on Wed Oct 29 2008 - 13:37:14 CET