Re: Significato intrisenco della velocità assoluta della luce
On 2 Ott, 21:09, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
> Il mio punto di vista e' opposto al tuo: cominciao col vedere che cosa
> realmente si fa quando si dice che si miura la velocita' della luce.
> Questo ci aiutera' a capire di che cosa stiamo parlando.
Ciao Elio, allora:
Se un corpo <<lo posizioni>> (con tutto quello che significa e che
implica: il dargli una posizione) allora dici che.... ha una velocita'
se la posizione <<cambia>>.
Ma sempre e'
-A-) prima una misura di posizione; e sai che si <<sposta>>.
-B-) poi una misura di tempo; e dici <<quanto rapidamente>>.
Parlando della luce avviene qualche cosa di diverso, perche' la
<<posizione alla LUCE>> la diamo in maniera "implicita" scoprendo la
posizione del corpo carico che la rivela.
-A'-) misura di posizione del corpo STAZIONE/Rivelatore;
-B'-) poi una misura di tempo per dire <<quanto rapidamente>>.
Astronomica:
Ole Roemer misuro' ca 200000 km/sec
Ole Roemer noto', osservando Io la luna di Giove, che i tempi delle
eclissi della luna sembravano dipendere dalla posizione relativa di
Giove e della Terra. Se Terra era in avvicinamento a Giove, l'orbita
della luna pareva accelerare; in allontanamento da Giove, pareva
rallentare.
Siccome la velocit� orbitale di Io non e' influenzata dalla
separazione T-G ne dedusse che l'apparente cambiamento debba essere
dovuto ad un tempo supplementare che la luce impiega a viaggiare
quando la Terra � pi� lontana da Giove.
Utilizzando il valore comunemente accettati per queste grandezze
astrtonomiche, giunse alla conclusione che la luce avesse percorso una
distanza pari a 200.000 km in un sec.
Aberrazione:
James Bradley misuro' ca 301000 km/sec
Il fisico inglese Bradley stimo' la velocit� della luce nel vuoto
circa 301000 km/sec.
Si baso' sull'aberrazione stellare per calcolare la velocit� della
luce. Tale aberrazione simula una variazione della posizione delle
stelle dovuta al moto della Terra intorno al Sole.
La aberrazione stellare va circa come rapporto tra la velocit�
orbitale terrestre (attorno al sole) e la velocit� della luce.
Conoscendo la velocit� della Terra intorno al sole (per altre vie) si
pu� valutare quindi l'angolo di aberrazione stellare; arrivando a
calcolare la velocit� della luce nel vuoto con ca 301000 km/sec.
Passaggio per occlusioni temporizzate:
Hippolite Louis Fizeau misuro' ca 313000 km/sec
Fizeau uso' il passaggio della luce specchiata tra i denti in rapida
rotazione di una ruota dentata (dove lo specchio riflettente del
fascio e' posto ad una distanza di ca 10km), rotazione di centinaia di
giri al secondo, misuro' ca 313000 km/sec; anche poi variando la
velocit� della ruota. Gli fu possibile determinare a quale velocit�
della ruota veniva superato il valore limite che rendeva cieca la
filtratura per permettere il passaggio della luce tra i denti nel
cammino che avrebbe fatto la luce stessa per andare verso lo specchio,
essere riflessa indietro, ed attraversare la ruota passando attraverso
il buco tra i denti.
Io credo che questo sia il nocciolo della questione:
Noi pensiamo alla velocita' di un corpo massivo come ad una relazione
che esiste tra la posizione del corpo (nello spazio) e quindi rispetto
agli altri e il tempo.
Ovviamente se e' soltanto questa, la relazione prevede anche un moto
<<rettilineo ed uniforme>> estendibile all'infinito.
Cio e' in accordo col moto eterno rettilineo ed uniforme: un
proiettile puo' viaggiare in eterno senza sollecitazioni esterne... e
per lanciarlo non c'e' bisogno di sapere dove <<andra' a cadere>>!
La luce non puo' viaggiare in eterno (o forse si.... :-)) ...) perche'
ha comunque bisogno di sapere dove andra' a finire nel momento in cui
<<viene lanciata>> {se la vedessimo a mo' di proiettile}.
La luce e' l'oscillazione del campo em. Campo em che esiste gia',
prima dell'oscillazione stessa. L'oscillazione trasporta il segnale e
l'energia.
La luce e' anche Fotoni : la piccola variazione/perturbazione
dell'azione del campo em quantistico (accoppiato all'elettrone di
Dirac).
Ma in entrambi i casi si vede che non possiamo mandare un fotone
all'infinito: proprio matematicamente non ci tornerebbero i conti.
La velocita' di un corpo massivo (e carico) indica che si sta muovendo
rispetto ad un altro corpo massivo;
La velocita' della luce ci fa notare che un segnale ha trasportato
energia da un corpo massivo ad un altro.
ECCO
Una e l'altra sono perfettamente supplementari: si ha bisogno sempre
di entrambe per tirare giu' una qualsiasi delle 2.
Ma ritorno su
Alla costanza della velocita' della luce.
Se la velocita' della luce fosse assimilabile alla caratteristica dei
corpi massivi allora dovremmo avere la "somma delle velocita'"
Ma cio' non accade. Cosa bisogna assumere per far si' che ci sia
coerenza?
Received on Mon Oct 06 2008 - 10:24:49 CEST
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