Comportamento aperiodico delle linee di trasmissione bilanciate in regime di onda progressiva

From: www.Radiondistics.com <francesco.errante_at_tiscali.it>
Date: Sat, 27 Sep 2008 03:32:17 -0700 (PDT)

Ad integrazione di quanto da me in precedenza rivelato e dimostrato
sulla fisica dei trasduttori radioelettrici e sul meccanismo stesso
della radiazione hertziana ho realizzato una serie di esperimenti
volti a dimostrare il reale comportamento elettrico delle linee di
trasmissione bilanciate per segnali radioelettrici in regime di onda
progressiva, cioe' quando la stessa trasferisce il massimo possibile
di energia dal generatore al carico. Perche' questo avvenga e'
necessario che l'impedenza caratteristica della linea sia identica sia
a quella della fonte del segnale che a quella del carico.

Col progredire delle tecnologie per le costruzioni radioelettriche, le
linee sbilanciate in cavo co-assiale hanno, via via, soppiantato le
linee di trasmissione bilanciate nella maggior parte delle
applicazioni ad eccezione di quelle per altissime potenze.

Un caso notevole di linea di trasmissione bilanciata che ricorre
frequentemente, fin dagli albori della radiotecnica, e' dato dal loro
impiego per l'alimentazione delle antenne a dipolo ripiegato a
mezz'onda. Ci� perche' alle utili propriet� del dipolo ripiegato a
mezz'onda si unisce la facilita' di realizzazione delle linee
bilanciate a 300 Ohm. (come analogamente avviene per i dipoli a
mezz'onda a piu' archi che presentano impedenze caratteristiche
multiple di 300 Ohm)

Le grossolane osservazioni fatte senza alcun rigore scientifico e la
troppa facilita' con la quale e' possibile alimentare un dipolo
ripiegato a mezz'onda con un tratto di linea bifilare a 300 Ohm ha
portato tutti, fin ora, ad erroneamente desumere e/o accettare che le
linee bilanciate fossero esse stesse risonanti e che pertanto si
dovesse provvedere a neutralizzarne gli effetti con l'allungamento o
accorciamento delle stesse. Questo e' falso!
Al dilagare di queste "credenze" ha contribuito anche l'errata
interpretazione da parte di molti dell'esperimento di Ernst Lecher. La
linea di Lecher, infatti, evidenzia il comportamento elettrico di una
linea bifilare in regime di onda stazionaria ed il suo impiego come
ondametro e' vano se la linea e' invece in regime di onda progressiva
(VSWR = 1:1) .

La mancaza di un netto punto di confine tra il carico reattivo, nella
fattispecie il dipolo ripiegato a mezz'onda, ed il tratto di linea
bifilare che lo alimenta, porta i segnali radioelettrici a vedere il
loro percorso variare in lunghezza al variare della lunghezza della
linea stessa con il risultato di spostare con ciclicit� il punto di
risonanza risultante del sistema stesso. Cio' crea l'illusione
strumentale che le linee di trasmissione bilanciate siano risonanti.

Per dimostrare il comportamento aperiodico delle linee di trasmissione
in un sistema, composto da generatore-linea-carico, tutti
perfettamente adattati tra di loro, si e' provveduto ad adottare il
sistema migliore per separare la rete generatore-linea dal carico
senza bloccare il trasferimento energetico allo stesso, mantenedo
cosi' il sistema in regime di onda progressiva. Una tale operazione si
chiama "disaccoppiamento" e nella fattispecie e' stata eseguita
mediante l'eso di un trasformatore elettrico ad accoppiamento di
flusso. In questo modo la linea termina sul primario del trasformatore
ed il circuito del radiatore inizia dal secondario dello stesso
trasformatore. (300 Ohm, 1:1 Balanced-to-Balanced Errante's virtual
ground transformer)
A questo punto il sistema non risente piu' delle variazioni di
lunguezza della linea, semprecche' l'impedenza caratteristica della
linea e' mantenuta costante, ed l'aperiodicita' delle linee di
trasmissione bilanciate per segnali radioelettrici in regime di onda
progressiva e' quindi dimostrata.

Con lo stesso sistema si e' proceduto ad esaminare il comportamento di
un un tratto di linea bifilare omogenea in regime di onda progressiva
anche nelle seguenti condizioni di rilievo:
linea terminata su carico anti-induttivo (carico fittizio);
linea terminata su carico reattivo non radiante;
Con il medesimo esito: APERIODICITA'

Si e' quindi successivamente verificata la NON insorgenza di
radiazione hertziana sulla medesime linea in regime di onda
progressiva, mediante l'impiego di alte potenze a RF e di tubi
rivelatori di radiazione hertziana ad ionizzazione da emissione
secondaria.

Allo scopo di effettuare una controprova alla precedente verifica si
e' deliberatamente posta la linea in un moderato regime di onda
stazionaria rilevando e mediante lo stesso sistema di rivelazione a
radioluminescenza, si e' accertata la vistosa comparsa di radiazione
hertziana (radio onde)

Tutti gli esperimenti qui mensionati, corredati da relative immagini
sono meglio descritti sul sito www.Radiondistics.com

Grazie!

Saluti,

Francesco Errante
Received on Sat Sep 27 2008 - 12:32:17 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sat Jan 04 2025 - 04:23:31 CET