Re: Forza di Lorentz

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Sun, 2 Sep 2012 03:19:40 -0700 (PDT)

Il giorno gioved� 30 agosto 2012 15:12:04 UTC+2, Luca85 ha scritto:

(cut)

>
> Tanto per dirne qualcuna... Il positronio si osserva comunissimamente
>
> ed � una delle migliori prova dell'elettrodinamica quantistica, visto
>
> che il suo comportamento non � influenzato da altre forze (tipicamente
>
> nell'atomo di idrogeno hai il problema della presenza di un nucleo
>
> "esteso".). Non � per nulla irrivelabile. E' rivelabilissimo. Ha vita
>
> assai breve, calcolabile teoricamente e misurata sperimentalmente,
>
> perch� poi le due particelle si annichilano vicendevolmente. Non v'�
>
> indizio della presenza di alcuna barriera che tenga distanziate le due
>
> particelle. Anzi, v'� prova fortissima della sua assenza. Lo studio
>
> del positronio tralaltro � una delle evidenze dell'inesistenza della
>
> struttura interna dell'elettrone.
>
> Inoltre l'annichilazione del positronio d� origine a due fotoni di
>
> energia precisamente uguale a 511keV, diretti a 180� tra di loro. Non
>
> ne vedo una spiegazione, non vedo la spiegazione della loro energia e
>
> non vedo, stante la conservazione dell'energia, come potrebbero
>
> rimanere un qualsiasi cosa dopo l'annichilazione.


Vorrei farti vedere che cosa significa secondo me **avere una teoria*** degli oggetti che studia la microfisica.

Tieni presente che per la tua teoria n� l'elettrone n� il positrone hanno una struttura, non ci sono barriere intorno, o non si s�, non si sa nulla di come sono fatti e di come di conseguenza interagiscono.
Che racconto quindi mi puoi fare del tuo positrone?
Senti invece cosa te ne posso dire io.



La descrizione qui di seguito (molto schematica, mi ci vorrebbero ore per scrivere tutto quello che ho da dire , iniziando dalla descrizione delle strutture)non pretende di corrispondere alla realt� dei fatti (ne so molto poco, anche delle mie stesse cose), ma deve darti l'idea della complessit� del problema reale, e di come il mio modello abbia i numeri per metterci mano, e quanto ancora pi� in fondo si possa andare.


Quando un positrone ed un elettrone "si catturano", � perch� l'uno va a finire in una buca di potenziale del campo (un'*anomalia* del campo *gravitazionale) dell'altro.

L'elettrone ed il positronie, se si muovono isolati, descrivono ciascuno una traiettoria dotata di periodicit� (� l'aspetto ondulatorio): come dire, saltellano nel vuoto (per via della risultante non nulla delle forze rotante di
tutti i fotoni che compongono il loro nucleo) passando periodicamente attraverso velocit� diverse,complessivametne in una direzione.

Non � detto cche questi salti siano cicloidali: visto lo spin dell'elettrone (1/2), � probabile che siano assai pi� complessi, come ipotizzo qui (vedi fig. 35):

http://www.lucianobuggio.altervista.org/campi/?p=18
Ma lasciamo perdere questo dettaglio.

L'elettrone ed il positrone che saltellassero affiancati ed in fase procedendo nella stessa direzione e verso comnplessivi, avrebbero lo spin ed il momento
magnetico discordi, opposti.

Quando si catturano, formando *un'unica particella", restano comunque distinti e vicini, sono ciascuno, come detto, in una buca dell'altro, la quale �
"esterna" alla struttura (quella costituita dai fotoni).

Se in quel momento i momenti magnetici (e lo spin) sono opposti, l'aggregato potr� continuare a muoversi saltellando, come ciascuna delle due particelle
isolate, per� nel frattempo i due assi magnetici tenderanno ad orientarsi nello stesso verso, e quindi ruoteranno fino a farlo.




Nel momento in cui saranno orientati nello stesso verso, la risultante totale delle forze che prima facevano avanzare saltellando le particelle strettamante affiancate non sar� pi� in rotazione, poich� saranno ora opposti i versi delle due rotazioni (quella della risutlante dell'elettrone e quella della risultante del positrone), col risultato che l'atomo di positornio si fermer�: la risultante totale delle due forse rotanti sar� ora un vettore che *pulsa*, secondo due modlait� diverse, lungo due direzioni ortogonali, facendo oscillare le due particelle in controfsase, col risultato che esse emetteranno una radiazione.


Ma questa pulsazione cessa ad un certo punto, quasi subito, poich� nel frattempo la risultante della forza rotante in ciascuna delle due particelle cosituenti si sar� annullata, come previsto dalla teoria, secondo la quale risutante di tutte le f dei fotoni costituenti si manifesta solo quando l'elettorne � in moto.
La teoria predice anche la diversa vita del positrone.

Essa � tanto pi� lunga quanto pi� discordi sono nel momento della cattura i due momenti magnetici, perch� pi� temnpo occorrer� perch� successivamente si allineino.

Se per esempio se le due particelle si catturassero con gli spin gi� allineati, emetterebbero subito il lampo di radiazione senza percorrere alcun tratto.
Il positrone nascerebbe morto, secondo la tua idea dell'annichilazione.
Secondo la mia teoria, invece, come ho detto, esso continua a vivere, solo che � dificile rilevarlo perch� non si muove.

Per� il rilevamento pare possibile, se non in forza della sua amassa (il campo elettrico � nullo) in forza del camp mangetico che si evidnezia appunto conl'allineamento dei due momenti magnetici, laddove prima, quando erano opposti ed il positronio viaggiava, era nullo


Il fatto poi, come tu dici, che vengano emessi fotoni in direzioni divaricate di 180� pu� voler dire che le due particelle si fanno vicendevolemnte schermo, e che la radiazione emessa non � quindi sotropica sul piano ortogonale all'oscillazione.
Ma questo mi � meno chiaro (che � tutto dire)

Ciao.

Luciano Buggio
Received on Sun Sep 02 2012 - 12:19:40 CEST

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