Paolo Russo ha scritto:
(cut)
> I discorsi sul metodo mi stanno abbastanza a cuore, quindi a
> questo punto mi tocca darti una risposta un po' lunghetta...
> > In questo senso è meglio a volte essere ignoranti, proprio
> > per non essere condizionati da divieti o paradigmi che
> > potrebbero essere sbagliati.
> Il punto e` che ci dev'essere una qualche ragione di
> rimettere in discussione i risultati acquisiti
La ragione � semplice, ed � quella che primariamente viene presa in
considerazione proprio dal_metodo_cui tu ti appelli e che ti sta tanto a
cuore: ed � che una miriade di esperimenti, fatti, rifatti e controllati
in ogni condizione stabilisce che la trasmutazione tra elementi a debole
energia avviene, quanto meno in biologia.
> altrimenti si
> sprecherebbe la stragrande maggioranza del tempo in ricerche
> inconcludenti, essendo l'insieme delle ipotesi scorrette
> banalmente assai più vasto di quello delle ipotesi corrette
Qui non si tratta di ipotesi: quando si fanno esperimenti si assumono in
prima istanza dati, e qui il dato � che la trasmutazione avviene. Le
ipotesi si fanno poi, quando si tratta di capire i perch�, cio� di
arrivare a teorie che spieghino come avviene che gli organismi biologici
riescano a fare quello che si osserva. Gli sperimentatori e coloro che
ammettono la trasmutazione a debole energia non per questo hanno teorie o
ipotesi. Semplicemente accettano il fatto, poich� hanno l'onest� di
riconoscere il primato all'esperienza. Se poi il dato dell'esperienza
contraddice nozioni e teorie date per acquisite, pazienza, non sarebbe la
prima volta che un quadro teorico che si dava per definitivo viene messo
in discussione, o completato.
(cut)
> Se conoscessi la chimica e avessi galline e fossi disposto a
> farne soffrire una, probabilmente anch'io mi metterei a tempo
> perso a verificare l'esperimento di Kervran,
Perch�? visto che � stato fatto e rifatto su svariate specie viventi, e
sempre con lo stesso risultato positivo (tranne i casi in cui si � voluto
cambiare le carte in tavola, vedi usare acqua distillata e deionizzata), o
con differenze evidentemente dovute alla complessit� delle variabili in
campo o magari dall'ignoranza di variabili nascoste.
Dei risultati di Michelson e Morley ti fidi? Perch� non rifai anche
quell'esperimento?
> ma mirando solo
> all'importanza educativa di divulgarne l'esito probabilmente
> negativo
Un bell'approccio, decisamente neutro ed obiettivo!
Con questo spirito il tuo esperimento potrebbe s� dare un risultato
negativo!
Ma perch� tu ritieni che il _tuo_ esperimento debba dare un risultato
negativo ed essere riconosciuto valido pi� degli altri fatti in gran
quantit� con risultato positivo? Ritieni che tutti quelli che ci hanno
lavorato siano stati degli imbroglioni o quanto meno degli sprovveduti?
> so bene pero` che non molti concorderebbero con me
> sull'importanza educativa della cosa (infatti sono uno
> "scettico",
Uno scettico che nega l'evidenza.
(cut)
> Kervran ha ritenuto che la probabilita` di un risultato
> positivo fosse non infima?
Kervran non era partito cos�, non era partito da un'ipotesi, aveva
cominicato semplicemente prendendo atto di precedenti esperimenti ed
osservazioni, ed aveva voluto verificarli con maggior accuratezza, cosa
che hanno continuato a fare dopo di lui insigni biologi e fisici, alcuni
dei quali erano partiti, come te, con la certezza che sarebbero riusciti a
far sgonfiare la bolla, ma che poi hanno dovuto riconoscere di avere torto.
Secondo me dovresti documentarti un po': ma sei andato a visitare i link
segnalati in questo thread?
(cut9
> perche' anche i raggi N e la poliacqua avevano raccolto
> conferme, solo per citare un paio di casi in cui si e` infine
> pervenuti a un giudizio praticamente definitivo di
> inesistenza del fenomeno studiato.
Vero, ma si trattava, qui effettivamente si, di sperimetazioni poco serie
e limitate, nemmeno lontanamente da paragonare alla storia della
trasmutazione a debile energia, che dura da decenni (se non da secoli),
mentre quelle cose di cui qui parli si sono rivelate delle bufale al primo
tentativo di conferma.
> ...casi dove invece un po' di gente pensa, per dirla
> all'americana, che "the jury is still out", la giuria (per
> cosi' dire) non si sia ancora pronunciata. Per esempio, c'e`
> un sacco di gente pronta a giurare che l'omeopatia funzioni;
> penso non sia difficile indovinare cosa invece ne pensi io
> (come il grosso della comunita` scientifica). E non ti parlo
> neppure delle ipotesi strampalate sui cerchi nel grano, o
> l'intero campo della free energy... La lista delle tesi
> strampalate che qualcuno ritiene siano state dimostrate
> empiricamente e quindi scientificamente sarebbe, piu' che
> lunga, smisurata. Sulla parapsicologia poi ci sarebbe molto,
> troppo da dire (c'e` una letteratura immensa).
E' dimostrato che se degli esperimenti e delle osservazioni del reale,
seppure fatti con tutti i carismi del metodo, contraddicono le teorie
scientifiche dominanti, questi dati vengono semplicemente negati, o
meglio, ignorati.
> Se queste cose succedono, c'e` un motivo preciso. Molta gente
> crede ingenuamente che l'affidabilita` della scienza si basi
> sull'obiettivita` del singolo scienziato, che dovrebbe
> indagare su un dato fenomeno "senza pregiudizi" (quante volte
> ho sentito quest'espressione!) e giungere a una conclusione
> che diventa La Verita` Scientifica. Nulla di piu' falso, un
> sistema del genere non funzionerebbe mai: il singolo ha le
> sue idee ed e` inevitabilmente di parte.
Non sei onesto: parli come se si trattasse delle ricerche di un isolato
(Kervran), mentre sai, o dovresti sapere, che non � affatto cos�...
> La` dove ci sono due
> o piu' opposte tesi in gioco (due diverse spiegazioni di un
> fenomeno o addirittura la sua esistenza o inesistenza), c'e`
> chi propende per l'una, chi per l'altra; e` dall'interazione
> delle due parti che emerge chi ha ragione, sul lungo termine.
.ed � anzi gi� avvenuto, come ho detto , che si siano confrontate le due
parti, sul terreno speriemtnale.
Sul "lungo termine" hai ragione. e lo testimonia la tua testardaggine,
giacch� le idee nuove fanno fatica a farsi riconoscescere valide, e
proprio grazie alla fermezza con cui gente come te difende le vecchie: il
tempo dar� ragione a chi ce l'ha, cio� agli attuali sostenitori della
trasmutazione a debole energia.
Non si tratta di due opposte fazioni ciascuna con una sua teoria: si
tratta di una parte che riconosce, secondo lo statuto delle Scienze
Esatte, l'evidenza sperimentale, anche se � sprovvista di una teoria, e di
un'altra parte che ritiene di avere una teoria del tutto (sic!, ch�
altrimenti darebbe spazio a novit�) e non riconosce, violando lo statuto
delle Scienze, l'evidenza sperimentale. Certo non lo dichiara
espressamente (di non riconoscere l'evidenza): dice che gli esperimenti
sono stati fatti male ed a opera di qualche isolato un po' fissato ed
ignorante dei Principi della Fisica.
> Naturalmente lo scienziato non deve imbrogliare, ad esempio
> barando sugli esiti sperimentali, ma sa che se lo fa rischia
> di venire scoperto da chi non riuscira` a duplicare i suoi
> risultati e chiedera` di venire a vederlo al lavoro, quindi
> l'imbroglio e` abbastanza raro. C'e` pero` l'errore, che e`
> molto piu' diffuso. Non c'e` niente di piu' facile che non
> pensare ad un fattore di disturbo che inficia tutto
> l'esperimento. E` lo scienziato che sostiene la tesi opposta
> che si sforza di trovare gli errori nell'operato altrui, cosa
> che puo` fare se gli esperimenti sono ben descritti (e spetta
> ai referee garantire che lo siano). Se i risultati sono
> pubblicati, passa il tempo, qualcuno riproduce i risultati
> positivi e nessuno pubblica delle critiche fondate, si puo`
> cominciare a ritenere che chi ha pubblicato abbia ragione.
Pi� che il discorso sul metodo che avevi annunciato mi pare che tu stia
facendo un discorso di sociologia e psicologia delle ricerca e della
comunicazione.
Non voglio addentrarmi.
(cut)
Ricordo bene quando, anni fa, un medico (peraltro
> anche bravo) mi ha detto, come fosse la cosa piu' naturale
> del mondo, che gli elementi si trasmutano nei viventi per
> fusione fredda, perche' l'ha dimostrato Kervran; si e`
> cortesemente stupito che io che sono appassionato di fisica
> "non sapessi" di questi fenomeni. E questa e` la gente che,
> quando siamo malati, deve capire cosa ci succede realmente
> dentro e prendere le opportune contromisure... tu, Luciano,
> lo troverai giusto e doveroso, ma ad alcuni lettori di questo
> ng cadranno le braccia, mentre molti altri troveranno
> conforto nell'illusione che si tratti di casi isolati. Eh,
> magari... la situazione e` molto peggiore di quanto pensino.
Purtroppo � cos�: pochi riconoscono i segni di un cambiamento.
Personalmente sono indignato per quello che dici di quel medico.
Anche se non devono farlo apparire, altrimenti i malati perderebbero la
fiducia in loro, gli addetti alle scienze della vita sono molto meno
presuntuosi di voi fisici, perch� hanno visto come � complessa, misteriosa
e meravigliosa la Natura.
Ma ho l'impressine, con te, di perdere il mio tempo.
Comunque ciao e grazie.
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Wed Jul 23 2008 - 22:11:12 CEST