Re: Eolico: alternative alle pale?
raffaele.castagno ha scritto:
> Stavo riflettendo sull'eolico, e mi � balzata in mente un
> ricordo...ludico.
>
> Forse qualcuno di voi avr� giocato a Dune II (antidiluviano gioco di
> strategia) o Dune 2000.
>
> In questi due giochi c'� una costruzione preposta alla produzione di
> energia chiamata "wind trap".
>
> Nella sua prima versione, si tratta di una grande cupola, aperta su un
> lato, che incanala il vento sottoterra, facendolo arrivare ad una
> turbina.
> Nella seconda versione, la cupola invece di essere fissa e mobile, e
> pu� brandeggiare a 360 gradi.
>
> Questo mi ha fatto venire in mente che i rotori eolici, per come sono
> fatti, per forza di cose sfruttano solo una parte del vento che
> "transita" in quel punto, perch� in sezione le pale vengono
> fisicamente colpite solo da una parte dell'aria.
>
> Avrebbe quindi senso un design come quello descritto sopra, dove
> un'intera "fetta" di vento viene convogliata verso la turbina, invece
> del contrario? Questo permetterebbe di avere turbine pi� potenti, e
> quindi maggiore densit� energetica?
carino ... mai visto il gioco, ma ci avevo pensato, con la
stessa ottica degli specchi concentratori in fondo.
Pi� che un edificio, in realt� avevo pensato ad una "banale"
manica a vento, rotabile ovviamente, e magari irrigidita con
qualche costolatura interna in modo che non si afflosci con
poco vento o non si attorcigli e si strozzi con troppa
turbolenza.
Ovviamente con troppo vento, se non si mette in asse in modo
istantaneo, verrebbe strappata via di sicuro. Deve avere una
lunga coda direzionante che la adegui subito ... ammesso che
il vento sia uniforme, se fa vortici, addio concentratore.
Per� non mi intendo di aerodinamica. Probabilmente ci sar�
anche qualche limite alla ... come dire ? Alla rapidit� di
restringimento di sezione (il che significa allungare la
manica, se ha l'imbocco largo per captare molto vento e
l'uscita piccola gioco forza per adeguarsi alle pale della
turbina o girandola).
Ho pensato che se si stringe troppo in fretta, la componente
di quantit� di moto dell'aria che impatta sulle superfici
deflettrici, che dovrebbero concentrare e convogliare
all'uscita, e normale alle stesse, caricherebbe vanamente la
struttura della manica e crerebbe solo gran turbolenza
dentro. O al limite la lacererebbe o rimbalzerebbe fuori.
Invece con un restringimento dolce, forse l'aria si
comprimerebbe in modo pi� ordinato e/o acquisterebbe
velocit� (quale dei due ? boh ...)
Se avessi un cavolo di tempo libero contiguo e trovassi
materiale da ricupero, tenterei di costrire qualcosa, giuro
... ma non trovo stoffa o teloni resistenti. Il telo
semplice in polietilene, alla luce solare e con le
vibrazioni del vento, in 1 max 2 anni l'ho gi� visto
sgretolarsi nelle serre, per cui manco ci provo.
Anzi, a essere sincero il vento � davvero fetente se la
struttura non � pretensionata o elastica : manda in
risonanza i lembi, e pian piano strappa via tutto. Anche dei
teloni fibrati mi ha strappato. Le raffiche hanno delle
cadenze a volte irregolari, e azzeccano sempre qualche
armonica di vibrazione delle strutture un po' lasse. Non c'�
scampo. Bisognerebbe fare una manica bella tesa su cerchioni
(e per la rigidit� delle sezioni ci siamo), ma come renderla
ridida longitudinalmente ? L� non ho immaginato niente di
utile e leggero al contempo.
Bisognerebbe sbarrare coi deflettori una valle naturale
ventosa e stretta di suo ... vabb� ... notte, i neuroni dolgono
ciao
Soviet
>
> Ciao
>
> Raffaele
Received on Sat Jul 26 2008 - 03:16:12 CEST
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