Re: Definizione (rigorosa?) dell'esergia (detta anche "exergia"),
ed entropia
On 9/3/12 11:07 PM, Tommaso Russo, Trieste wrote:
....
Intermezzo filologico
> Il problema e' che in greco il prefisso eso (epsilon sigma omicron)
> significa "interno, intimo"... Giorgio ha citato "esoterismo"...
>
>> La domanda �: come mai *tutte* (dico tutte) sono in uso corrente con
>> iniziali "es" mentre non ne troverai neppure una con "ex"?
>> E come mai ora � spuntata questa eccezione?
In realta' ci sono due radici greche ex- ed es- che hanno dato luogo ai
due avverbi exo (fuori) e esothe (dentro). In molti casi, l' italiano ha
utilizzato, attraverso il latino ex, il primo avverbio e lo ha
trasformato in es (p.es. espugnare <- expugnare, esplodere <-explaudere
) tranne quando le regole fonetiche hanno optato per meccanismi diversi
( e poi il latino ha anche la forma e- ).
Ci sono pero' casi (l' esoterico che citavo) in cui le cose sono andate
diversamente utilizzando un calco diretto dal greco. In particolare
esoterico (da es- ) ha a che fare con le conoscenze all' interno
(dentro) il cerchio degli iniziati. Mentra essoterico (da ex- ) con
quelle per i non inziati (verso l' esterno). Penso che Zoran Rant (che
viene descritto come esperto linguista) avesse in mente questo nella sua
proposta di tradurre con essergia.
Certo, probabilmente era piu' esperto di filologia grca che di lingua
italiana, vista la dominanza di termini italiani in cui es deriva da ex.
Fine dell' intermezzo filologico.
Invece veniamo al concetto. Indipendentemente se vogliamo chiamarlo
exergia, esergia o ... pippo ;-)
....
> "L'exergia e' una grandezza piu' facilmente intuibile dell'entropia ...
> e' una grandezza tipicamente ingegneristica: lo studio ... con ...
> flussi energetici ... e flussi exergetici ... e' molto efficace dal
> punto di vista pratico ed e' molto incisivo dal punto di vista didattico."
Io su questo proprio non mi ritrovo.
Niente di male sul' uso di grandezze ingneristiche. Anche in fisica. Ma
se servono a capire meglio la fisica.
L' exergia e' una grandezza caratteristica di che ? del sistema
termodinamico o delle interazioni (il lavoro massimo estraibile) quando
questo e' in interazione con un determinato sottosistema ? A me sembra
la seconda, se nella definizioen di exergia figura la temperatura del
sottosistema con cui si scambia calore.
Ora, dal punto di vista fisico il contenuto piu' importante delle leggi
della termodinamica e' la caratterizzazione del sistema di interesse. E,
mediante questa caratterizzazione, quello che il sistema puo' o non puo'
fare. Non in modo diretto la caratterizzazione delle interazioni di
questo con altro.
Per questo fine continuo a pensare che l' exergia sia un detour che
allontana dallo scopo principale.
> Dal punto di vista didattico, io sono rimasto abbastanza perplesso dal
> salto logico che viene richiesto, almeno agli studenti di Fisica,
> passando da Fisica I a Meccanica Statistica.
Questo e' un altro problema. Il modo con cui vengono proposte nei tipici
corsi italiani termodinamica e meccanica statistica.
> A Fisica I vengono trattati
> sistemi termodinamici esclusivamente meccano-termici, fatti di
> componenti inerti, nello stato di equilibrio o soggetti a trasformazioni
> quasi-statiche; a Meccanica Statistica vengono trattati gli insiemi
> microcanonico, canonico e grand canonico ricavandone grandezze
> statistiche che per analogia vengono fatte corrispondere con le
> grandezze estensive e intensive che compaiono nell'equazione
> fondamentale di Gibbs. Ma dove mai gli studenti di Fisica hanno
> incontrato, prima, quest'ultima? L'hanno incontrata, piuttosto,
> ingegneri e chimici. Che di solito la usano (vedi quanto mi ha scritto
> Soviet_Mario) senza preoccuparsi di andare a indagare sulle possibili
> giustificazioni statistiche.
>
> (Tutto IMHO e alla luce delle mie conoscenze, limitate a pochi curricula
> nel Friuli-Venezia Giulia.)
Appunto. Ma non butteri il bambino insieme all' acqua. Lo schema
tradizionale funziona bene dal punto di vista concettuale e potrebbe
esser implementato in modo molto piu' soddisfacente se gli assurdi
vincoli tardo-medioevali dei settori disciplinari italici lo permettessero.
Invece non vedo particolari vantaggi in un approccio centrato sull'
exergia (*).
>
> Mi pare che un'unificazione del modo di insegnare la TD fra fisici,
> chimici e ingegneri farebbe del bene a tutti (sopratutto in questi tempi
> di interdisciplinarieta' sempre piu' diffusa). E, sempre IMHO, il
> concetto di esergia potrebbe essere un buon fattore unificante.
Secondo me il problema e' che occorre un po' piu' tempo di quello di un
unico corso per digerirla. Secondo me per la termodinamica e' piu' vero
che per altri argomenti che non si impara in un unica dose.
Giorgio
(*) opinione del 4-9-2012. Soggetta a revisione periodica.
Received on Tue Sep 04 2012 - 23:51:55 CEST
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