Dorian Gray ha scritto:
> E' corretto questo approccio trovato in rete? Se no, dove � da correggere?
Lo trovo corretto e anche didatticamente piuttosto chiaro. A voler
essere pignoli correggerei un paio di imprecisioni:
> La legge di Ohm vale esclusivamente quando non vi � "sfasamento" alcuno tra
> corrente e tensione (corrente continua)
Anche per la corrente alternata, se il carico e' puramente resistivo
(lampadina a incandescenza, scaldabagno). Ovviamente tutti i circuiti
elettrici presentano capacita' e induttanza non nulle, anche quando
possono essere trascurabili, ma al fine di compensare esattamente la
reattanza capacitiva e quella induttiva si puo' sempre aumentare
artificialmente la minore (*solo* se c'e' in gioco un'unica frequenza
della tensione di alimentazione, perfettamente sinusoidale, nessuna
distorsione, nessuma armonica). E' quello che si fa mettendo in
parallelo ai motori elettrici i condensatori di rinfasamento, per
riportare il cos phi a valori accettabili (per la societa' erogatrice,
che altrimenti vede transitare maggior corrente sul carico resistivo
delle sue linee di alimentazione e butta via, riscaldandole, piu'
energia che nessuno le paga): 0,8 o 0,9, teoricamente si puo' arrivare
al rinfasamento esatto, cos phi = 1.0.
> ... accanto a fenomeni dissipativi (resistivi), si verificano
> anche fenomeni di accumulo dell'energia elettrica (induttivi, capacitivi).
> E' necessario, cos�, "estendere" la legge di Ohm in modo da includere tali
> fenomeni di accumulo.
accumulo e restituzione, ovviamente. Altrimenti uno studente puo'
pensare che anche in presenza di corrente alternata condensatori e
induttanze si comportino come batterie al piombo ;.)
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Tru-TS
Received on Mon Jun 30 2008 - 12:02:02 CEST