Victor Frankenstein ha scritto:
> Pochi giorni fa credo di aver fatto una grande scoperta :-), cioe'
> grande almeno dal mio punto di vista, infatti per tutta la vita ero
> stato convinto di una cosa completamente diversa. Alzando lo sguardo
> ed osservando le stelle mi ero sempre fatto l'idea che quelle che
> vedevo erano le stelle dell'universo, molto distanti da noi, poi da
> qui tutta la storia delle stelle fisse ecc. E invece no, quelle che si
> vedono sono solo le stelle vicine a noi, quelle della nostra galassia,
> la Via Lattea.
Scusa, ma questa scoperta l'hai fatta "guardando le stelle", oppure? :-)
Comunque, scherzi a parte, eccoti qualche piccola informazione.
Se hai un'ottima vista e ti trovi in un luogo con cielo assolutamente
limpido (v. dopo) a occhio nudo puoi vedere circa 3000 stelle. Le
stelle della nostra galassia sono oltre 100 miliardi.
Dunque ne vedi una frazione minuscola.
In genere vedi quelle piu' vicine, oppure alcune un po' piu' lontane
ma molto luminose.
> ...
> Intere galassie, date le distanze coinvolte, ci apparirebbero piu'
> picole e meno luminose di una stella della nostra galassia. E'
> corretta la mia idea ?
Si', in pratica con una sola eccezione: M31, la cosiddetta :galassia
di Andromeda".
Questa *e'* visibile a occhio nudo, come una stella piuttosto debole.
Il problema e' che se non sai bene dove guardare, non te ne accorgi, e
comunque a occhio nudo non ti potresti rendere conto che si tratta di
un'intera galassia.
> E poi tra una galassia e l'altra cosa c'e' ? Il vuoto che piu' vuoto
> non si puo' ? Nemmeno una stella ?
In un certo senso si': il vuoto che piu' vuoto non si puo', o meglio
che non si trova.
Non ci sono stelle, ma una tenuissima "materia intergalattica",
essenzialmente atomi d'idrogeno.
Pero' la distribuzione della materia nell'Universo e' assai complessa
e tutt'altro che facile da descrivere.
Le galassie sono raccolte in ammassi e superammassi, dove sono
(relativamente) piu' vicine tra loro.
A volte tra una galassia e l'altra ci sono "filamenti" di materia, e
qualcuno parla di una specie di "rete" di cui le galassie sarebbero i
nodi.
Ma ripeto, raccontarlo inpoche parole e' molto difficile, e poi in fin
dei conti io non ne so molto...
> Poi ho anche osservato che rispetto ad anni passati si vedono molto
> meno stelle, ricordo di una volta che in una notte d'estate c'era un
> cielo stellato incredibile, "ad alta definizione", riuscii persino a
> vedere, a occhio nudo, la scia di gas interstellare bianco dal quale
> prende il nome la nostra gallassia. Non ho mai piu' visto una cosa del
> genere. Tutta colpa dell'inquinamento.
Quella che chiami "scia di gas" non lo e' affatto (poi il termine scia
non sarebbe apporpriato: va bene per quella che lascia un razzo :) )
"Cio' che in terzo luogo abbiamo osservato e' l'essenza, ovvero la
materia, della stessa Via Lattea, che con l'aiuto del cannocchiale
puo' essere resa del tutto evidente: si' che dalla visione diretta
verranno risolte tutte le controversie che travagliarono per tanti
secoli i filosofi, e saremo cosi' liberati da queste discussioni
verbose.
E' infatti la Galassia null'altro che una congerie d'innumerevoli
stelle raccolte insieme; e in qualunque regione di essa si diriga il
cannocchiale, sempre si mostra un'ingente quantita' di stelle, molte
delle quali sono abbastanza grandi e luminose; ma la moltitudine di
quelle piu' deboli e' assolutamente insondabile."
Queste parole sono state scritte quasi 4 secoli fa: per l'esattezza
nel 1610, e non debbo neppure dirti da chi.
L'apparenza di una striscia luminosa dipende solo da fatto che la
Galassia e' un disco piatto, di cui noi siamo piuttosto al bordo.
Quindi per la piu' gran parte delle direzioni guardiamo uno strato
sottile di stelle, e quindi ne vediamo poche; ma se guardiamo in una
direzione del piano del disco, allora ne vediamo molte di piu'.
Quanto al vedere poche stelle, si sa che l'atmosfera sulle citta' e in
generale in pianura e' molto "sporca": sia per la presenza di polveri,
sia per l'inquinamento luminoso.
Ma basta allontanarsi dalla citta' e salire un po' in collina, e
cambia tutto.
--
Elio Fabri
Received on Wed Jul 09 2008 - 21:14:15 CEST