Assunto dell'eccezione 2:
�la visione chiara e distinta di un Copernico e di un Galileo (nota
la citazione cartesiana)�
La prima regola o meglio il primo 'pr�cepte' del Metodo cartesiano dice:
�Le premier �tait de ne recevoir jamais aucune chose pour vraie, que je ne
la
connusse �videmment �tre telle : c'est-�-dire, d'�viter soigneusement la
pr�cipitation
et la pr�vention; et de ne comprendre rien de plus en mes jugements, que ce
qui se
pr�senterait si clairement et si distinctement � mon esprit, que je n'eusse
aucune occasion
de le mettre en doute.�
... di non accettare nei miei giudizi niente pi� di ci� che si presentasse
cos� chiaramente e distintamente al mio spirito che io non avessi alcuna
occasione di metterlo in dubbio.
Ora qualcuno pensa che Copernico e Galileo nel proporre l'eliocentrismo
(:-)) non ne avessero chiara e distinta l'idea e anzi l'immagine mentale?
Avrebbero corso il rischio dell'inquisizione altrimenti? Ma anche solo il
rischio di una brutta figura nel loro ambiente e di essere messi in un
crackpot? :-))
Orazio:
dove (lo vedete), mio signore?
Amleto:
nell'occhio della mia mente, Orazio
Mai potrei dare credito a una teoria incapace di dare un'immagine mentale
chiara e distinta dei suoi assunti: significherebbe che chi l'ha formulata
non l'ha capita ma l'ha solo costruita artificiosamente incurante del senso.
Da questo punto di vista non c'� niente di "controintuitivo" ma solo
qualcosa di non chiaro nei suoi stessi fondamenti - o al limite l'incapacit�
di esprimersi di chi lo espone (ed ecco che si torna al problema del
linguaggio).
Basti osservare che la concezione tolemaica era proprio controintuitiva con
i bizzarri e ingiustificati moti attribuiti ai pianeti, eppure era
universalmente accettata.
Received on Fri Sep 07 2012 - 12:53:34 CEST
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