Re: Ma voi, credete ancora ai buchi neri?

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: Mon, 26 May 2008 02:16:32 -0700 (PDT)

On 20 Mag, 15:40, no_spam_at_no_spam.it (Aleph) wrote:

> No, in brevissimo tempo, secondo la teoria standard dei b.n., raggiunger�
> la singolarit� presente al centro del BN e ivi si annuller� riducendosi a
> un punto senza dimensioni

Non e' cosi'!
Stai mischiando la metrica esterna all'orizzonte con la metrica
interna.
Prendi un bel foglio e rifatti i calcoli (per bene).
Ti accorgerai, se non farai errori, di una cosa:
cadendo nel BH non raggiungera' affatto una singolarita' senza
dimensione!
E' una visione classica ed errata.
All'interno dell'orizzonte il ruolo del tempo e dello spazio sono
invertiti:
Andra' a finire non in un pto spaziale ma in un pto temporale.....
come se andasse a finire nell'origine dei tempi di un nuovo
universo....
Come suggerito da Fabri e' comodo utilizzare le Kruskal coord.te.

Non so quale preparazione abbia tu a riguardo, ma non bisogna
confondere quello che ci si aspetta da un approccio Newtoniano di
"caduta verso Massa ptiforme", e quindi una continua acc.ne dovuta al
campo gravitazionale creato dalla Massa del BH;
 con invece la visione relativistica.
L'orizzonte degli eventi segna un confine per la luce: esso taglia in
2 porzioni lo spaziotempo.
All'esterno rimane come noi lo conosciamo (per un osservatore e' uno
spazio naturale).
All'interno non potremo mai "vedere" con la luce: solo se un corpo
massivo [porre grande attenzione al fatto che sia MASSIVO] viene
portato oltre l'orizzonte (una caduta libera) allora esso potra'
sperimentare [se CARICO] attraverso la luce cio' che esiste
all'interno dell'orizzone, e quindi nella porzione di universo a noi
sconosciuta.
All'interno dunque i ruoli di tempo e spazio risultano invertiti.
Il corpo massivo si trovera' in un nuovo universo "speculare" al
nostro ma dalle caratteristiche invertite.
Cio' che prima apparteneva alla sfera 3d spazio ed al tempo
[tipicamente la sua misurazione di red shift ad ex.di un qualche
ammasso lontano] non avra' piu' applicazione.
L'intero universo prima di penetrare l'orizzonte verra'
<<schiacciato>> sull'orizzonte verso la regione da cui proviene; Di
fronte si avra' BH (buio????).
Superato l'orizzonte ci si ritrova a non vedere piu' il vecchio
universo invece si vedra' un nuovo "universo".
Quella che prima di attraversare l'orizz. era <<velocita' di caduta>>
(misurabile solo attraverso un polling elettromagnetico verso altri
corpi/stelle fisse da cui risultavamo in velocita' relativa) ora
cessa.
Lo spazio geometrico "interno" all'orizzonte qualora misurato dal <<di
dentro>> risulta infinitamente esteso: cio' conduce all'impossibilita'
di raggiungere un centro-geometrico, qualora esistesse. Esiste solo
una misura (Lebesgue/Riemann) finita quando questa venga presa dallo
spazio "Esterno all'orizzonte".

> Una stella di neutroni, se sufficientemente rifornita di materia,
> produrrebbe effettivamente un buco nero, anche se noi, osservatori posti a
> grande distanza, vedremmo (ammettendo che potessimo vederlo) da un certo
> momento in poi il materiale in caduta verso la stella congelare il proprio
> moto e arrestarsi.


Ma non era questa la perplessita' del sig. Tommaso?
Supponendo che nel nostro universo "a disposizione" visibile non siano
presenti BHs, allora non potremo mai osservarne uno dato che ai nostri
occhi questo impieghera' comunque un tempo infinito di formazione (x
accrescimento da external matter).
Received on Mon May 26 2008 - 11:16:32 CEST

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