Bruno Cocciaro wrote:
>>> grazie. Ma allora come funzionano gli anemometri acustici ad effetto
>>> doppler?
>> Le risposte precedenti valgono per la luce (ed era anche quella che era
>> venuta in mente a me).
>
> Veramente la risposta vale anche per il suono (o per un qualsiasi altro
> fenomeno ondulatorio associato a propagazione rispetto ad un qualche mezzo),
> o, almeno, la risposta vale dipendentemente da cosa si intende per effetto
> doppler.
Hai ragione, ho fatto casino :(
> Se con effetto doppler intendiamo il fatto che si riceve un'onda a frequenza
> diversa da quella dell'onda emessa (e a me pare che questa debba essere la
> corretta interpretazione delle parole "effetto doppler"), allora tale
> effetto non si ha per onde sonore qualora trasmettitore e ricevitore si
> muovessero entrambi rispetto all'aria alla stessa velocita' (nell'ipotesi
> che non si superi la velocita' del suono, in tal caso il ricevitore,
> ovviamente, non riceverebbe alcunche').
Vero, si ha una variazione di frequenza solo se la coppia tx/rx (oppure
il mezzo) accelera. A velocita` costante non si ha variazione di frequenza.
Volevo mettere in evidenza la differenza fra doppler luminoso e
acustico, e visto che gli anemometri acustici si chiamano doppler, ho
detto la fesseria delle variazioni di frequenza, senza stare a pensarci
(e dire che ci avevo anche lavorato sopra).
Quello che fanno gli anemometri doppler e` misurare il ritardo di fase
di un'onda continua emessa dal trasmettitore. La sincronizzazione e`
fatta per via elettrica: il segnale che va al trasmettitore viene anche
mandato al ricevitore che lo usa per misurare la differenza di fase.
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Mon May 19 2008 - 01:47:43 CEST