Re: ottica: risoluzione microscopio
"Raffy" <raffaele.fabiano_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:SK5Nj.11668$o06.7949_at_tornado.fastwebnet.it...
Heil�, da quanto tempo...
> Quando si parla di risoluzione di strumenti ottici si tira in ballo la
> diffrazione che avviene a livello di bordi di specchi. lenti, montature,
> diaframmi, ecc.
[cut]
> corrisponde al margine della lente, � il margine della lente il "bordo
> opaco" che genera diffrazione.
Non so risponderti, ma forse posso aiutarti a porre meglio le domande:
1) se al posto di una apertura circolare di diametro d, pongo una lente
positiva di focal f e stesso diametro, d, cosa cambia sullo schermo?
E' vero: ovunque si parla di disco di Airy come della figura di diffrazione
prodotta da una fenditura circolare, ma quando si parla di obiettivi, ecco
che il disco di Airy diventa la figura di diffrazione sul piano focale,
determinante per la risoluzione. Ad occhio direi che una differenza c'�: la
lente fa convergere in un solo punto tutti i raggi paralleli che emergono
dalla fenditura.
2) Se prendo un sistema composto di lenti e fenditure circoladi di
differente diametro e gli invio un facio parallelo dal lato A, sul piano
focale del lato opposto, B, il disco di Airy che si forma � uguale a quello
che si formerebbe se invertissimo il tutto (fascio parallelo che investe B e
piano focale sul lato A)?
Ovvio che se al punto precedente si rispondesse che le lenti non alterano le
figure di diffrazione, allora la risposta a questa seconda domanda sarebbe:
i due dischi sono uguali.
3) Se hai un sistema composto di lenti e fenditure circolari, cosa determina
la figura di diffrazione sul piano focale?
4) Infine: cosa cambia se il fronte d'onda che investe l'obiettivo non �
piano?
Non ti dico come risponderei io, perch� credo che ti confondere: affidati a
chi ha sempre risposto ad hoc a queste faccende.
> Perch� il piano focale di un microscopio non coincide, come per il
> telescopio, con l'omonimo piano del suo obiettivo?
Questo � un dettaglio, credo: per usare l'oculare come lente di
ingrandimento, l'immagine reale (che otticamente corrisponde ad un oggetto
materiale di pari dimensioni) deve trovarsi tra la lente ed il suo fuoco, se
si trova sul fuoco l'angolo sotto il quale vedi l'oggetto raggiunge il suo
valore massimo. Quindi puoi mettere l'immagine reale nel piano focale
dell'oculare: per ogni punto dell'immagine reale l'oculare restituir� un
fascio parallelo, e se ci vedi bene (o hai gli occhiali giusti), potrai
vedre "a fuoco" anche senza accomodazione, con gli occhi che guardano
all'infinito.
L'ottica � molto pi� complessa di quanto sembra e, con il dovuto rispetto
per tutti, non mi pare che molti fisici la conoscano benissimo. A me le cose
le ha sempre fatte capire bene solo Elio Fabri, che ora, per�, mi
bacchetter� per questo post, scrivendomi "questo � perch� te le avevo fatte
capie, figuriamoci!!!!" :-)
Ciao, fatti vivo su msn...!
Angelo.
Received on Wed Apr 16 2008 - 12:56:51 CEST
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