Angelo ha scritto:
> Ciao, una cosa per favore. Da quello che hai scritto sopra, si deduce
> che la capacit�, riferita a ciascuna armatura nella specifica
> configurazione, � la stessa, ossia la capacit� C che si attribuisce
> all'intero condensatore.
> Cio�: dire che un condensatore ha capacitt� C � come dire che le sue
> armature hanno ciascuna capacit� C, che quando si caricano hanno
> carica uguale ed opposta. Ma in quali condizioni si potrebbe dire che
> rispetto all'infinito, le due armature hanno, in valore assoluto, lo
> stesso potenziale elettrico?
Il fatto e' che il condensatore ideale e' un caso limite, che noin
permette di rispondere.
Avresti infatti
Q1 = C*(V1-V2)
Q2 = C*(V2-V1)
e come vedi compare solo la differenza dei due potenziali V1 e V2.
Ma considera un caso "quasi ideale", in cui sia
C11 = C22 = C + C'
C12 = C21 = -C
con C' << C.
Allora
Q1 = C*(V1-V2) + C'*V1
Q2 = C*(V2-V1) + C'*V2.
Come vedi non e' piu' vero che Q2 = - Q1.
Se provi a chiedere V2 = -V1, avrai
Q1 = (2*C + C')*V1
Q2 = -Q1.
Quindi la risposta e': avrai quello che chiedi se metti dulle due
armature due cariche esattamente opposte.
Nota che abbiamo scelto un caso di condensatore _simmetrico_: in
generale nn sara' vero neppure questo.
> ...
> http://i30.tinypic.com/wgyt5c.jpg
OK
> Io avrei detto: se gli elettrodi, schematizzati da te (se ho capito
> bene) come le armature di un condensatore di capacit� C, fossero
> affrontate come in un condensatore ideale, avremmo una batteria
> collegata ad un condensatore: un circuito RC in cui scorre corrente e
> si genera, dopo il transitorio, una ddp pari alla fem della batteria e
> pari a Q/C.
Perfetto.
> Come schematizzare, invece,
> ...
> Capito fin qui?
Bene.
Passiamo agli elettrodi reali, che non sono come le armature di un
condensatore ideale.
> Cosa rappresenta questo condensatore?
> ...
> E il condensatore che unisce gli elettrodi?
> ...
Ti posso rispondere in due modi.
A. Il circuito che hai disegnato lo possiamo chiamare un "circuito
equivalente", nel senso usato in elettronica.
Se non ci legge nessun ingegnere, posso azzardare cosi' :-)
A un ingegnere che non riesce a capire i misteri dei coeff. di
capacita' e d'induizione, ossia le formule che ho scritto, viene
presentato il circuito equivalente, che si comportsa esattamente nello
stesso modo.
Del resto e' proprio questo che si fa quando si disegnano circuiti
equivalenti per es. di transistor ad alta frequenza, ecc.
B. Pensa alle linee di campo che partono o arrivano sui due elettrodi.
se il condensatore fosse ideale, ogni linea uscente da A fiirebbe in B
e viceversa.
Nel caso reale invece ci sono linee che da A e da B vanno ...
all'infinito; in pratica vanno ad altri conduttori, vicini o lontani.
Se il cond. e' "quasi" ideale queste linee "di secondo tipo" sono
molto poche.
--
Elio Fabri
Received on Wed Apr 16 2008 - 21:26:38 CEST