Re: piccolo estratto

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: Fri, 4 Apr 2008 11:45:39 -0700 (PDT)

On 1 Apr, 19:38, Valter Moretti <vmoret..._at_hotmail.com> wrote:
> On Mar 31, 9:03 pm, 3p <2g3..._at_gmail.com> wrote:
> > meccanica si soffermano a fare ragionamenti analoghi a quelli che hai
> > fatto tu?
>
> Io non ne conosco, ma questo non significa niente, io comunque lo
> faccio a lezione...

Questo voleva appunto essere un elogio del Lerner. Cmq qualche volta
il lerner fa un po' cose che a voi farebbero rizzare i capelli, come
utilizzare la massa relativistica e sostituirla nella F=dp/dt (e non
si sofferma nel modo dovuto sul problema della sincronizzazione degli
orologi con il metodo di einstein, � l'unico approccio che io abbia
capito alla cinematica relativistica, molto bello e semplice anche se
alla fine un po' astratto). Ma per quanto mi fidi ciecamente di voi
quando mi dite che ci sono approcci migliori (una cosa peraltro vera
sempre e cmq), devo dire che quello della massa relativistica lo trovo
di una bellezza intrigante, e che non lo trovo stupido. Una volta alla
hoepli mi � capitato fra le mani un libro di Tolman (pubblicato
attorno al '20, mi pare si chiamasse "the relativity of motion") che
aveva esattamente quell'approccio. Io quando vedo bellezza nelle
equazioni e consistenza con i dati sperimentali, non riesco a non
associare il tutto a verit�. E in quelle equazioni vedo tutto ci�,
sebbene non posso minimamente associarla a un modello di realt�. Poi
che ci sono equazioni pi� vicine alla verit� naturalmente non lo
discuto :) Mi si obbietter� che allora dovrei dire che anche il
modello atomico di bohr � un aspetto della verit�, rispondo
semplicemente che penso che sia cos�. Non penso naturalmente che ci
siano delle palline che ruotano con moto circolare attorno al
nucleo :) Ma il fatto che per qualche anno la natura si � lasciata
interpretare con successo in quel modo significa che quello � un
aspetto del reale, e che in fondo anche il calorico o l'etere lo sono.
Si, lo penso decisamente. Perch� il punto � che anche gli approcci di
Schrodinger-Born al problema dell'atomo, gli approcci di Einstein al
problema della luce, ecc. sono solo sempre e comunque dei modelli che
hanno la propriet� di essere _parzialmente_ _soddisfacenti_ (e notare
che sottolineo sia quell'avverbio che quell'aggettivo, entrambi
fondamentali per capire ci� che voglio dire). Modelli che saranno
superati e totalmente soppiantati da cose totalmente diverse, e se non
succeder� sar� solo e semplicemente perch� non saremo stati abbastanza
bravi. Allora mi chiedo: il modello tolemaico, il calorico, l'etere,
sono aspetti del reale? Si perch� la natura si � lasciata interpretare
con un "discreto successo" in quei modi (so che negli anni a cavallo
tra l'ottocento e il novecento i fisici matematici coniavano teorie
spettacolari per spiegare le propriet� della luce e degli atomi, che
per quanto poco solide avevano alcuni spunti buoni e dovevano essere
peravse da notevole bellezza, interpetando l'effetto dei campi come
flussi e vortici vari di un mezzo...), e se esistono altre
intelligenze analoghe a quella umana nel cosmo passeranno per tali
stati della conoscenza, cos� come ci siamo passati noi, e cos� come
noi adesso passiamo per stati di conoscenza pi� elevati, ma non per
questo veri nel senso pi� stretto del termine. La massa relativistica
� un aspetto del reale? Si, lo �. E non lo dico solo come persona
interessata alla storia della scienza. Lo dico come persona che si
interroga su quello che *�* la scienza. Non credo che una persona che
� riuscita a capire il modello di bohr ma i cui limiti in fisica e in
matematica (o magari difficolt� organizzative o chiss� che altro) non
gli permettono di andare oltre, non abbia capito nulla dell'atomo. Gli
direi che il modello � stato superato da modelli pi� astratti ma senza
dubbio pi� vicini al reale, ma non lo dissuaderei dallo studiare il
modello di bohr, n� dissuaderei una persona con dei limiti (come me)
dal capire l'approccio con la massa relativistica (io l'ho trovato
gratificante) e non quello pi� profondo. Questa magica combinazione di
verit� e bellezza emerge sempre dalla fisica in modi molteplici,
fantasiosi, inaspettati... l'atomo di bohr, la massa relativistica,
tutte cose che sono state giustamente (lo dico a cognizione di causa
solo per il primo) soppiantate da teorie migliori che ne hanno
_ridotto_ (_ridotto_, mai annullato) gli aspetti logicamente e
sperimentalmente inconsistenti, tuttavia supporre che tutta la Verit�
stia tutta nelle seconde teorie e zero nelle prime mi sembra un
approccio scientificamente errato. Le prime sono semplicemente
caratterizzate da un grado di verit� minore. Sollecito critiche.
Ultimamente ho di fianco al letto una piccola antologia di brani di
filosofia della scienza, che talvolta sfoglio prima di addormentarmi,
e mi � capitato di leggere un brano di william whewell nel quale ho
trovato queste parole...

"[...] la teoria degli epicicli in meccanica celeste venne confermata
dal fatto che prediceva in modo veritiero le eclissi del sole e della
luna, le configurazioni dei pianeti e altri fenomeni celesti. E fu
confermata pure dal fatto che consentiva la costruzione di Tavole
mediante le quali le posizioni dei corpi celesti erano date a ogni
istante di tempo. La verit� e la precisione di queste predizioni
costituivano una prova che l'ipotesi era di valore e, almeno in una
certa misura, vera - anche se, come fu trovato dopo, comprendeva una
falsa rappresentazione della struttra dei cieli"

Sulla scia di questo ragionamento affermo che se la nozione di massa
relativistica mi consente di mettere efficacemente in relazione tra
loro tutta una serie di fatti sperimentali (come ad esempio la
curvatura della traiettoria di elettroni in moto ad alta velocit� nel
campo magnetico) allora � "almeno in una certa misura, vera" (uso le
parole che whewell). Questo non significa che consiglierei a chi
volesse interessarsi di meccanica celeste di studiarsi la teoria degil
epicicli :) tra l'altro in quel caso l'approccio kepleriano � perfino
pi� semplice, ma se supponiamo per assurdo che le persone fossero
costrette a scegliere tra teoria degli epicicli e la spiegazione
einsteniana dei moti planetari, beh allora non riuscendo a venire a
capo dell'una non ci sarebbe niente di male se studiassero l'altra,
pur consci che il grado di realt� associato a questa spiegazione �
molto minore. La presenza comunque di un certo grado di realt�
renderebbe cmq lo studio interessante e infarcito di bellezza, e non
mi pare poco.

Insomma non credo sia possibile rimuovere tutti gli approcci obsoleti,
ma che si debba fare una selezione, per esempio

* � del tutto inutile studiare la teoria degli epicicli (peraltro pi�
complicata di quella kepleriana)
* ma � utile e istruttivo studiare il modello di bohr, avendo ben
presente che la fisica � andata oltre (per� almeno tra l'altro ci si
inizia a familiarizzare con il concetto di stato quantico, la
discretizzazione delle energie ammesse, ecc.)

il problema della massa relativistica forse � un po' borderline.
Appurato che la massa relativistica � stata del tutto superata e ormai
� un approccio obsoleto, mi chiedo per� da che parte vada messa. Dalla
parte delle teorie pi� semplici ma meno vere che vale la pena di
studiare e che offrono comunque gratificazioni (essendo cmq a loro
modo pervase di bellezza e verit�), o dalla parte delle cose
perfettamente inutili da eliminare dalle trattazioni non
sufficientemente avanzate, le quali devono semplicemente rinunciare a
esporre il problema. Quale delle due?
Received on Fri Apr 04 2008 - 20:45:39 CEST

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