Onorevole signora ha scritto:
> Ho sentito un'opinione secondo la quale una radiazione elettromagnetica
> (luce, nel visibile) scalda un corpo solo se la sua lunghezza d'onda �
> nell'infrarosso, tipo 10 micron, mentre se � nel visibile non scalda. Il
> sole scalda il nostro viso o un sasso solo grazie alla sua componente
> infrarossa. Sono caduto dalle nuvole, abituato come sono al concetto che:
>
> assorbimento + riflessione + trasmissione = 1
>
> Se una radiazione, nel visibile e monocromatica, incidente su un corpo
> opaco viene riflessa per il 50%, la parte assorbita (l'altro 50%) non se ne
> dovrebbe andare in calore, cio� in aumento dell'agitazione molecolare?
> Grazie.
Direi che nessuna delle due posizioni e' giusta. Se della radiazione
viene assorbita significa che la sua energia ha cambiato "forma". Spesso
questa forma di energia e' "calore" e alza la temperatura del corpo
assorbente come dici tu ma ti cito qualche caso in cui non e' calore.
Nel caso della pelle la radiazione VIS assorbita va in gran parte in
calore e in una parte piccola in energia chimica; dipende dalla
lunghezza d'onda.
Un caso che puoi forse capire bene e' la retina dell'occhio: vedi luce
non perche' la radiazione assorbita si trasforma in calore ma per altri
meccanismi chimici. Un altro sono le cellule fotovoltaiche. Etc etc.
Per concludere: cio' che succede all'energia sotto forma di radiazione
assorbita, dipende dal comportamento del materiale rispetto alla
lunghezza d'onda; non e' una proprieta' della sola radiazione e quindi
l'opinione che hai sentito e' errata.
Comunque per darti un po' di soddisfazione :-) posso dirti che
sicuramente ci sono molti materiali che si scaldano assorbendo luce
visibile.
Daniele Fua'
UniRomaUno
Received on Thu Mar 27 2008 - 20:17:07 CET
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