Re: rendimento ciclo di Stirling

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it>
Date: Mon, 31 Mar 2008 12:30:28 +0200

"42195" ha scritto:
> 1) un ciclo composto da due isoterme T1 e T2 collegate da due
> trasformazioni
> qualunque (reversibili); ora (tranne casi particolari) il calore scambiato
> tra le due sorgenti non � uguale, per� la sorgente fredda riceve comunque
> un
> apporto di calore di ritorno;
> 2) un ciclo di >Stirling "generalizzato", composto da N
> espansioni/compressioni isoterme e da N isocore (ai fini del discorso ne
> sono sufficienti tre); il calore complessivamente scambiato nelle isocore
> in
> questo caso � nullo, per� lo scambio non avviene tra le stesse sorgenti,
> che
> quindi mutano il loro stato.

Non ho capito il caso 2), pero' non vedo l'utilita' di far
scambiare calore alla macchina con distinte sorgenti
alla stessa temperatura, mi sembra una inutile complicazione.

Supponiamo in generale che la macchina termica scambi
calore con n sorgenti S_1, ..., S_n, e che in un ciclo esegua
il lavoro totale L (per convenzione L e' positivo se la
macchina esegue lavoro sull'ambiente)
e scambi con la generica sorgente S_i
un calore totale Q_i (Q_i per convenzione e'
positivo se in totale la macchina assorbe calore dalla
sorgente S_i, negativo altrimenti), allora definiamo
il rendimento:
R = L / Sum[Q_i, i = 1, ..., n| Q_i > 0],
cioe' R e' il rapporto tra il lavoro totale eseguito e
la somma dei calori totali assorbiti dalle singole sorgenti.
Quindi, in particolare per la macchina di Stirling, il calore
che compare nel calcolo di R e' solo il calore assorbito
dalla sorgente a temperatura T_calda, poiche' i calori
totali scambiati con le infinite sorgenti a temperatura
intermedia tra T_fredda e T_calda sono nulli, e il calore
scambiato con la sorgente a temperatura T_fredda e'
negativo.

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani
Received on Mon Mar 31 2008 - 12:30:28 CEST

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