Re: Come Galileo ha capito Einstein

From: Siddharta <nospam_at_nospam.com>
Date: Sun, 16 Mar 2008 14:55:18 +0100

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:6403u3F286bjiU2_at_mid.individual.net...
> Siddharta ha scritto:
>> Da quando O. ha adottato il gatto di Schrodinger, non fa che parlare di
>> queste cose: una vera ossessione.
>> http://www.neuroingegneria.com/lafisicamente/
>> Non si � accorto, per�, che il gatto era impagliato. Prof., cosa ne
>> dice lei di questo articolo del grande Pier?
> Per cominciare, dico che mi viene spontaneo diffidare di chi scrive
> "complementarieta'" invece di "complementarita'".
> Sicuramente molti troveranno questa una sciocca pignoleria, ma invece:
> se uno si cimenta con ardui temi filosofici, spaziando sull'arco di
> millenni, non si avrebbe il diritto di pretendere che abbia assoluta
> familiarita' con la lingua italiana e con la sua derivazione dal
> latino?

Direi di s�...
>
> Venendo alla sostanza: ho speso un bel po' di tempo a leggerlo,

Grazie...

 ma per
> la piu' gran parte mi e' sembrata un'accozzaglia di chiacchiere.
> Forse neppure per colpa di O.: e' probabile che il difetto sia nel
> manico, ossia negli autori di cui parla.

>
> Comunque a me pare che tutti quei discorsi siano viziati in partenza
> da un equivoco, o se preferisci da un presupposto tacito ma niente
> affatto necessario.
> Intendo l'assoluto rilievo dato ai presunti "osservatori".
> A mio parere il mondo se ne frega che ci sia qualcuno a osservarlo
> oppure no.

Questo � anche quello che penso io. Per l'osservatore privilegiato,
ovverosia l'uomo, il problema si pone nel senso di comprendere e
concettualizzare (res cogitans) la realt�. Voglio dire: la realt� stava l�
immutata prima di Galileo, Einstein, Von Neumann, etc.

> E del resto la stessa m.q. fa previsioni estremamente accurate e
> niente affatto indeterministiche, su fenomeni, proprieta' ecc. dove il
> ruolo dell' "osservatore" e' del tutto nullo.
> Naturalmente il problema della connessione tra la descrizione
> quantistica del microscopico e quella classica del macroscopico
> esiste, ma in quel lungo articolo non ho trovato proprio niente che
> aiuti a risolverlo.

Ecco, questo � un punto cruciale.
Ho seguito il thread sul paradosso di S. e del suo gatto (il mio sta
dormendo placidamente su una sedia :-)) su i.f.s.f e ho tratto, magari a
torto, la seguente conclusione. S. lega la sorte del gatto a quella di un
"oggetto fisico" per il quale valgono le propriet� della MQ. Per quello che
sappiamo, il gatto non pu� trovarsi in uno stato puro, ma la particella s�.
Il problema della connessione tra questi diversi mondi � affascinante, ma
troppo complicata per il sottoscritto :-)

>
> BTW: mi sembra che O. non abbia neppure capito in che consiste la
> sovvrapposizione di due stati...

Il gatto, essendo un oggetto macroscopico, secondo me non pu� essere in
sovrapposizione di stati. Per quello che ho capito io, se a e b sono due
*possibili* stati del sistema, lo � anche una loro combinazione lineare. Se
la cosa valesse anche per il gatto (si pu� pensare ad un esperimento in cui
entrino in gioco osservabili fisiche sul gatto come la sua posizione,
quantit� di moto, etc.) come sembra affermare O. non ci sarebbe alcun
paradosso.

>
> PS. Perche' il "lei"?

Lo faccio spesso quando chiedo un parere, persino a mia moglie :-)
Received on Sun Mar 16 2008 - 14:55:18 CET

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