Re: Come Galileo ha capito Einstein

From: Darwin <davbucci_at_tiscali.it>
Date: Sun, 16 Mar 2008 03:00:12 -0700 (PDT)

On 14 Mar, 21:01, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
> E' (per me) chiaro che il Galileo di Odifreddi non ha capito niente di
> Einstein :-<

Qui non metto becco, non ho letto l'articolo di Orifreddi. Diciamo che
il contrario mi sembrerebbe quantomeno strano :-)

> Spiego che cosa intendo per "divulgativo".
> Uno scritto che si propone di "divulgare" presso un pubblico non
> specialista delle conoscenze, idee, risultati, concetti che sono ben
> noti e acquisiti nell'ambito specialistico e che si cerca di
> trasmettere semplificandoli.

In questo caso � vero, non si trattava di concetti noti e ben
acquisiti.
Galileo per� cercava il suo pubblico al di fuori della cerchia dei
filosofi in libris.
Sull'intento divulgativo, vedi sotto.

> E' questo il carattere e lo scopo dei "Massimi Sistemi"?
> L'argomento piu' forte che si puo' portare e' la lingua in cui sono
> scritto: volgare anziche' latino.
> Come e' stato detto (mi pare da Geymonat) qui c'e' un intento
> politico: diffondere la "nuova scienza" per cercare di superare in tal
> modo l'ostacolo opposto dalle "autorita' costituite".

E' vero. Sono d'accordo.

> Tutto bene, ma manca l'altro requisito che considero indispensabile.
> Si fa divulgazione quando si "divulga" qualcosa che nell'ambito
> specialistico e' gia' ben acquisito.
> Non e' certo questo il nostro caso.

No, per� gli intenti comunque erano quelli di andare al di fuori di un
pubblico specialistico. Mi pare che stiamo discutendo su cosa vuol
dire fare divulgazione e non tanto su quello che ha fatto Galileo. Io
mi interessavo piuttosto alla tecnica che ha utilizzato, e quindi alla
descrizione del "gran navilio" che � in effetti un buon esempio di
come presentare il concetto astratto del principio di inerzia ad un
pubblico pi� vasto di quello che avrebbe potuto raggiungere con un
discorso pi� tecnico. Dato che avevo in testa una definizione pi�
lasca di divulgazione, hai fatto bene a precisare esattamente cosa
intendi, di modo che possiamo parlare della stessa cosa.

> Ecco perche' secondo me non si puo' assolutamente parlare di
> divulgazione.

Se la intendi cos�, certamente no.
Received on Sun Mar 16 2008 - 11:00:12 CET

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