Re: Razionale e Reale

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 12 Mar 2008 18:42:38 +0100

?manu* ha scritto:

> luciano buggio wrote:
> > Consideriamo la funzione iperbolica y = - a/x +C per x>0
> > Questo significa che nel nostro riferimento, con C tendente all'infinito,
> > il potenziale per x tendente a 0 tende a zero.

> non vedo come puoi formalizzare questa cosa. Non fai prima a prendere
> C=0 e dire che in x=0 il potenziale vale -infinito?

Quel potenziale deve essere sempre positivo, anche perch� nella presente
teoria rappresenta una densit�, la "densit� dello spazio", ed una densit�
negativa non ha senso.
Per quanto concerne l'impossibilit� di una formalizzazione, basti dire che
non � un problema: all'approccio del fisico non interessano i valori
assoluti di questa densit�, ma solo quelli relativi a punti diversi (cio�
la differenza di potenziale, la derivata di tale densit�, in una parola la
"forza").
Questo perch� l'approccio "empirico", che � quello di chi studia la realt�
fisica, si occupa solo della superficie "delle cose", che � il livello a
cui si osservano (o anche si immaginano) i fenomeni, per quanto sia
tempestoso l'oceano.
Se il pi� alto cavallone misura quaranta metri, per il marinaio che
affonda con la sua nave non fa differenza che la profondit� dell'oceano
sia infinita piuttosto che di cinquanta metri (certo ha importanza se si
cerca di ripescare il relitto:-).

Certo pu� andar bene anche quanto tu suggerisci: ponendo C=0 (e rendendo
per� positiva la funzione, cio� capovolgendo l'imbuto) rappresenteremo la
"rarefazione", cio� la "densit� sottratta": rarefazione infinita (si
sottrae tutta la densit� = densit� nulla, come si voleva) nel punto zero,
e rarefazione nulla (non si sottrae densit� = densit� massima) a distanza
infinita.
Ma sottratta da cosa?
Da una densit� massima, della quale il recuperato asse delle ascisse non
ci da alcuna informazione, e che per� la tendenza all'infinito in
vicinanza dello zero ci dice, di nuovo, essere infinita: eccolo il nostro
minuendo.

Tanto vale allora considerare la funzione differenza, il cui risultato �
la funzione da me assunta.

Ciao.
Luciano Buggio

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Received on Wed Mar 12 2008 - 18:42:38 CET

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