"Lurkos" <lurkos.usenet_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:b2720135-94c9-4123-8325-acdbc445a138_at_k2g2000hse.googlegroups.com...
> On 25 Feb, 11:09, "Antono Fili" <miapost..._at_libero.it> wrote:
>> L' unico problema � che, se si vuole sfruttare la tecnologia dei reattori
>> attuali all' uranio e non acceleratori di particelle come vorrebbe
>> Rubbia,
>> bisogna sfruttare almeno una prima carica di uranio o plutonio fortemente
>> arricchito per ottenere alti rapporti di conversione del torio in uranio
>> fissile, cosa che oggi � considerata un tab� dal punto di vista della
>> proliferazione, mentre l' uranio 233 prodoto dal torio non � considerato
>> un
>> grosso rischio da questo punto di vista
>> Tutti i reattori al torio funzionanti nel passato (in Germania ed Usa),
>> alcuni dei quali dell' ordine dei 300 MWe, hanno difatti sfruttato una
>> configurazione uranio molto arrichito-torio (U > 90%
>> arricchito)http://pebblebedreactor.blogspot.com/2007/04/germany-built-first-pebb...
>
> Arricchire oltre il 90%?
> Allora molti dei vantaggi del torio vanno persi...
Arricchire uranio oltre il 90%, oppure usare il plutonio prodotto da
reattori ad acqua con gli stessi arricchimenti. Oppure si potrebbe ridurre
l' arricchimento sotto il 20%, ma la conversione sarebbe di molto inferiore
e con ogni probabilit� non sarebbe pi� un breeder o un "near-breeder" , ma
solo un reattore ad alta conversione e niente pi�. Per il resto, sono
d'accordo che usare materiale cos� arricchito non � oggi giorno visto con
molto entusiasmo, in giro per il mondo....
>>>> 3) la produzione di scorie altamente radioattive per ere geologiche.
>>>> Senza
>>>> esagerazione. Il plutonio 239 ha un tempo di dimezzamento (emivita) di
>>>> 24.200 (ventiquattromiladuecento!) anni e un tempo di completa
>>>> neutralizzazione di 200 millenni.
>>> Ma quanto Plutonio si produce in percentuale?
>> Essendo il numero di massa del torio 232, contro il 238 per l'
>> uranio,verosimilmente per cattura neutronica si produce poco plutonio 239
>> rispetto al ciclo dell' uranio (nel caso dell' uranio � circa l' 1%; per
>> il
>> torio dipende dalla configurazione si pu� tranquillamente arrivare ad un
>> centesimo di questo valore ed anche molto meno). Anzi, si pu� sfruttare
>> una
>> configurazione plutonio-torio (esigenze di proliferazione permettendo),
>> in
>> cui il plutonio iniziale � per buona parte consumato anzicch� prodotto
>
> Ecco... proprio qui volevo arrivare.
> Col torio si produce meno Pu e questo � un bene, ma anche con i
> reattori ad uranio la produzione di Pu non � poi cos� esagerata.
Pi� esattamente, almeno agli arricchimenti attuali, circa lo 0,9% del
combustibile spento � plutonio (il quale combustibile esaurito a sua volta �
5-6 volte inferiore dell' iniziale uranio naturale necessario), con tutti
gli isotopi non solo quelli
fissili come 239 e 241, in pi� c'� uno 0,1% di transuranici vari, per un
totale di circa 300 kg per GWanno di elelttricit� generata
http://www.uic.com.au/nip72.htm
" Used fuel from light water reactors (at normal US burn-up) contains
approximately:
95.6% uranium (U-232 0.1-0.3%, U-234 0.1-0.3%, U-235 0.5-1.0%,
U-236 ).4-0.7%, balance: U-238)
2.9% stable fission products
0.9% plutonium
0.3% cesium & strontium (fission products)
0.1% iodine and technetium (fission products)
0.1% other long-lived fission products
0.1% minor actinides (americium, curium, neptunium) "
In pratica, la quasi totalit� delle scorie sono composte dallo stesso uranio
di partenza e da prodotti di fissione stabili o a bassa vita
Notare come da un combustibile iniziale di uranio arricchito a qualche
percento (2-3%), si origino scorie che hanno ancora un arricchimento di
circa il 2% tra uranio e plutonio, purtroppo insieme a tutta una serie di
veleni neutronici
> Tutte le volte che sento parlare di scorie tutti tirano in ballo il Pu
> e si scordano che la maggior parte delle scorie decade completamente
> in circa 300 anni, un tempo tutto sommato accettabile (si pensi allo
> smaltimento della plastica).
> IMHO, con una politica di riprocessamento intelligente il problema
> attuale delle scorie pu� essere in buona parte risolto.
> Ovviamente il pericolo � dato dai governi e dall'uso che vogliono fare
> del Pu, non dalla mera tecnologia.
Sono d'accordo, anche perch� c' � un enorme potere energetico oggi
inutilizzato nel riciclare le scorie, visto che la fissione di un grammo di
plutonio o attinidi minori corrisponde all' energia di pi� di 3 tonnellate
di carbone, anche se forse oggi non � ancora il tempo "giusto" per farlo,
nel senso che attualmente il prezzo dell' uranio � troppo basso,
praticamente poco pi� di un dollaro per barile di petrolio equivalente
http://www.uxc.com/
affinch� abbia economicamente senso il riciclo delle scorie rispetto al solo
uso diretto dell' uranio; in futuro, magari entro la fine del secolo, le
cose potrebbero radicalmente cambiare
Received on Sun Mar 02 2008 - 15:30:16 CET