Il 18/07/2018 13:01, Paolo Russo ha scritto:
> [Giovanni:]
>> perchè di questo elemento non si conosce un isotopo stabile ?
>>
>> Eppure ha numero atomico 43 , fa parte delle terre rare.
>> Tutti gli elementi che lo precedono come molibdeno, niobio, zirconio
>> sono stabili, cosi' anche quelli che lo seguono nella tabella di
>> Mendeelev. ( che sono rutenio, rodio palladio, argento etc...)
>
> In questi casi non conviene pensare alla stabilita` come
> dovuta esclusivamente a proprieta` intrinseche di un sistema,
> in questo caso il nucleo del tecnezio. La vera proprieta`
> intrinseca e` l'energia; la stabilita` di un nucleo non
> dipende solo da questa, ma anche dall'esistenza o meno di
> nuclei simili a energia piu' bassa in cui sia possibile
> decadere.
Quale energia ? Come si calcola o si misura ( se è possibile) ,
l'energia di un nucleo ?
Questa affermazione implica intrisicamente che i nucleo tendano
ad assumere uno stato energetico, minore, ma quale ?
Per gli elettroni è cosi', saltano tra un orbitale e l'altro
a quanti, e tendono ad occupare lo stato con minor energia.
Ma per i nuclei come funziona la storia ?
> Il motivo di base per cui il tecnezio e` instabile
> e` che i suoi vicini molibdeno e rutenio, in cui il tecnezio
> puo` decadere beta, hanno un'energia molto piu' bassa (in
> questo discorso sto trascurando i 782 keV del decadimento
> beta, di cui ovviamente si dovrebbe tenere conto).
> Pensa ad esempio al berillio. Gli elementi leggeri tendono a
> essere maggiormente stabili quando hanno lo stesso numero di
> protoni e neutroni, e tuttavia il berillio fa eccezione: il
> berillio-8 e` instabile, l'unico isotopo stabile del berillio
> e` il 9.
Questo me lo sono chiesto varie volte senza trovare risposta.
Ma c'è una legge che consente di astrarre e definire questi
comportamenti dei nuclei, o è solo empirica la questione ?
> Il motivo e` che l'elio-4 ha un'energia
> eccezionalmente bassa, per cui il berillio-8 tende a
> spaccarsi in due nuclei di elio-4. Non e` colpa del berillio-8
> se e` instabile, ha solo la sfortuna di avere esattamente i
> numeri di protoni e di neutroni che servono a fare due nuclei
> di elio.
>
Cosa si intende per "energia del nucleo" ?
Forse il suo equivalente se trasformato in energia in base alla nota
formula E=mc^2 ?
Purtroppo io non sono molto pratico di fisica nucleare, anche se è
una materia molto interessante
> In generale i nuclei con numero pari di protoni o di neutroni
> hanno un'energia relativamente bassa. Se guardi una tabella
> dei nuclidi
> <https://en.wikipedia.org/wiki/Table_of_nuclides_(segmented,_wide)>
Questa tabella è assai esplicativa sulla stabilità dei vari isotopi.
Manca pero' la distinzione tra isotopi naturali ed isotopi sintetici.
> Oltre a cio`, c'e` la questione di quale sia il numero ideale
> di neutroni per un nucleo con un dato numero di protoni
> (com'e` noto, in generale, piu' alto e` Z, maggiore
> dev'essere N-Z). Se tale numero e` pari, bene; se e` dispari,
> male. Guardando gli elementi dispari prima e dopo il
> tecnezio, si vede che gli elementi precedenti (rubidio,
> ittrio, niobio) tendono ad avere N = Z + 11, mentre quelli
> successivi (rodio, un po' l'argento) passano a N = Z + 13. Mi
> sembra chiaro che il tecnezio sia in una zona dove il numero
> ideale di neutroni sia intorno a N = Z + 12, quindi sia Z che
> N sarebbero dispari e tale nucleo potrebbe decadere beta in
> confinanti con sia Z che N pari: non c'e` partita... il
> tecnezio non puo` quindi permettersi di avere il numero di
> neutroni teoricamente ideale per il suo numero di protoni.
Si questo lo sapevo ( anche se indicativamente) , ma tu l'hai espicitato
meglio ed in modo piu' approfondito.
Resta da capire se queste considerazioni si limitino al solo elemento
qualitativo-indicativo, o invece vi sia una definizione piu'
precisa, una teoria piu' precisa.
Pensavo che gli elementi radioattivi cominciassero da dopo l'uranio,
o giu' di li', poi avendo saputo del tecnezio la cosa mi ha sorpreso
parecchio.
Il tecnezio fu scoperto da Emilio Segrè ( uno dei ragazzi di via
panisperna , diretti da Enrico Fermi) come lui
stesso racconta in questo video:
https://youtu.be/rctgNXfMmgc?t=1059
Received on Fri Jul 27 2018 - 02:29:24 CEST