LuigiFortunati ha scritto:
> Io sono un profano e le cose semplici riesco a vederle.
> Ci sono due particelle che si urtano? Fin qui ci arrivo.
> Poi si passa alle onde, e allora cominciano le difficolt�. Per avere
> un'onda del mare, non bastano due gocce e per un'onda sonora non
> bastano due molecole.
Per mantenere un'onda devi integrare energia, per una altalena tu dai una
certa quantit� di moto ad ogni periodo e l'altalena continua a dondolare,
per l'onda di un fluido devi integrare energia persa e puoi darla solo con
una popolazione di particelle dello stesso fluido che hanno la quantit� di
energia persa in un periodo.
> Tu prima dici che non puoi fare a meno di trattare la (singola)
> particella elementare in certe occasioni come particella, in altre
> come onda, poi, pi� avanti, affermi che quando parli di particella,
> intendi una popolazione di particelle. Per me questa distinzione �
> fondamentale.
No, cerco di chiarire, quando parlo di dualit� onda particella parlo di
elettrone, protone ecc e sappiamo che per questo genere di particelle si
comportano sia da onde che da particelle.
Quando parlo di popolazione di particelle, parlo di particelle di fluido
ed in particolare parlo del mio modello di elettrone.
> E allora ti chiedo:
> (1) La tua onda trasversale � formata da una popolazione di
> particelle, oppure da una singola?
Nel mio modello parlo di onda trasversale associata ad una onda di
pressione generata da una popolazione di particelle con velocit�
quadratica media pari a quella di una sola particella concentrata sulla
cresta di un fronte d'onda sferica.
> (2) Hai qualche ipotesi di come l'onda possa formarsi e da quali
> particelle sia composta?
Le particelle sono quelle di etere, come le particelle di un gas.
Queste particelle come per un fluido reale, quando sono in presenza di un
gradiente di velocit� in maniera stocastico generano delle
microvorticosit�, come le vedi nella realt�, queste sono di due tipi e
sono identiche a quello che nel caso dell'etere noi vediamo come elettrone
protone.
Per come si formano, pensa ad un vortice di etere grande quanto tutto
quello che noi chiamiamo universo, in ogni punto di questo vortice vi � un
gradiente di velocit�, pertanto a livello stocastico si creano i
microvortici come detto sopra, mentre in un tubo il microvortice quando si
sposta in una regione con gradientge di velocit� nulla scompare, nel
vortice universo, una volta che si viene a creare, il microvortice si
automantiene, visto che vi � sempre un gradiente di velocit�.
Come al solito non so se ti ho chiarito il mio pensiero e meno, ma per
qualunque dubbio chiedi
Ciao
> Ciao, Luigi.
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Received on Mon Feb 18 2008 - 09:45:10 CET