Torniamo al nucleare? Sì. Col torio!

From: SETI ITALIA Cocconi <brmoret_at_libero.it>
Date: Tue, 19 Feb 2008 22:18:21 +0100

Torniamo al nucleare? S�. Col torio!
di Bruno Moretti Turri brmoret_at_libero.it

L'utilizzo di combustibili fossili nella produzione di energia comporta
l'emissione di gas ad effetto serra responsabili del cambiamento climatico
in atto. Oltre a polveri sottili e altre tossiche "amenit�". A fronte
della crescente fame di energia e del prezzo del petrolio, politici miopi,
sprovveduti ed irresponsabili che non sanno un'acca di fisica elementare
propongono il ritorno al nucleare. Che non produce gas serra.
Purtroppo l'attuale nucleare basato sulla fissione dell'uranio o, peggio,
del plutonio, presenta irresoluti enormi problemi:
1) la sicurezza delle centrali collegata al pericolo di "meltdown" (colata
di sotto) terribile termine anglosassone che molti ingegneri nucleari si
rifiutano scaramanticamente di pronunciare perch� indica l'ipotesi pi�
spaventosa: la fusione del n�cciolo in conseguenza di guasto/fermata del
sistema di raffreddamento e il suo inarrestabile/ineluttabile
sprofondamento nelle falde freatiche e conseguente contaminazione
radioattiva di fiumi e mari con il suo contenuto di miliardi di curie
(Ci). La mia coscenza morale di studioso e divulgatore scientifico mi
impone di ricordare e sottolineare il fatto che almeno fino al 2060,
uomini, donne, bambini, sia gi� viventi che non ancora nati, si
ammaleranno e moriranno per i radionuclidi emessi nella biosfera dal
"piccolo" (no meltdown) incidente di Chernobyl del 1986. Cos� come
migliaia sono gi� morti o stanno morendo. Dimenticati. Nessuno ne parla
pi�.
2) la inevitabile produzione collaterale di plutonio 239 (uranio 238+1
neutrone = uranio 239 che decade in nettunio 239 che decade in plutonio
239). Il plutonio 239 � il detonatore che innesca la bomba al deuteruro di
trizio, volgarmente detta bomba H. Oltre 1000 volte pi� potente della
bomba di Nagasaki 1945. Da ci� discende l'enorme interesse strategico
militare per il plutonio 239. Basta questa considerazione affinch� tutti
gli uomini di buona volont� abbiano l'obbligo etico/razionale di opporsi
al nucleare attuale.
3) la produzione di scorie altamente radioattive per ere geologiche. Senza
esagerazione. Il plutonio 239 ha un tempo di dimezzamento (emivita) di
24.200 (ventiquattromiladuecento!) anni e un tempo di completa
neutralizzazione di 200 millenni.
(N.B.: per approfondire, il testo pi� semplice, accessibile anche a non
esperti in fisica �: Carlo Rubbia, Il dilemma nucleare)
Esistono delle alternative nucleari percorribili? S� e la fisica ce ne
indica almeno due.
La prima la vediamo tutti i giorni perch� � il "motore" che da 5 miliardi
di anni tiene "acceso" il nostro Sole: la fusione nucleare dell'idrogeno
in elio. Anche se, molto teoricamente, sarebbe l'uovo di Colombo di un
nucleare pulito, trascuro qui tale ipotesi in quanto, almeno per ora,
troppo difficilmente percorribile. La sua utilizzazione pratica non �
"dietro l'angolo". La cosiddetta "fusione fredda" ed il suo sfruttamento
energetico purtroppo oggi esistono solo nei sogni di Adriano Celentano,
Beppe Grillo e miei.
La seconda alternativa � molto pi� allettante, possibile, abbordabile: la
fissione nucleare del torio.
Perch� il torio al posto dell'uranio e del plutonio?
a) il pericolo di "meltdown" sarebbe molto inferiore e, conseguentemente
le centrali sarebbero enormemente pi� sicure perch� pi� facilmente
controllabili.
b) il torio non produce e non pu� produrre plutonio.
c) le scorie radioattive prodotte dal torio hanno un tempo di completa
neutralizzazione di 30 (trenta!) anni. Non 200.000!!!
d) il torio � presente in relativa abbondanza su tutta la Terra. Tutti i
paesi potrebbero abbastanza facilmente estrarlo. Ergo nessuna dipendenza
dai paesi possessori di miniere di uranio e dalle superpotenze
economico-militari che ne "controllano" il mercato.
A proporre la soluzione torio sono in ottima e accademicamente
autorevolissima compagnia di liberi (non militarizzati) studiosi in fisica
di tutto il mondo, in primis il nostro Prof. Carlo Rubbia:
<<Piergiorgio Odifreddi: Esiste una "via regia" al nucleare?
Carlo Rubbia, premio Nobel 1984 per la fisica (bosoni deboli): Io penso
che ci sia e che sia quella basata sul torio. Che non � proliferante e
dunque non pu� portare n� a Hiroshima n� a Chernobyl. E non ha bisogno di
arricchimento come l'uranio. E produce solo scorie radioattive a vita
breve, inferiore ai trent'anni. Ed � abbondante su tutto il pianeta.>>
(Piergiorgio Odifreddi, Incontri con menti straordinarie, Longanesi 2006).
Il problema � che per tradurre in pochi anni le "equazioni del torio" in
tecnologia sfruttabile occorrerebbe, in soldi, cervelli, e determinazione,
un grande sforzo paragonabile a quello che ha consentito a Enrico Fermi &
colleghi di tradurre le "equazioni dell'uranio" nella realizzazione della
"pila di Fermi" a Chicago nel 1942, il primo reattore nucleare. Un tale
sforzo per un nucleare enormemente pi� sicuro ed enormemente pi� pulito
basato sul torio sarebbe facilmente alla portata dell'Unione Europea. Ma
si scontra con i miopi, egoistici interessi e la feroce opposizione dei
padroni multinazionali del petrolio, dell'uranio, della disinformazione,
del pattume e della guerra. E con l'ignoranza, l'irresponsabilit� e la non
lungimiranza della stragrande maggioranza dei politici. Politici che se
gli chiedi cosa � il trizio (idrogeno con 2 neutroni, materia prima della
bomba H) ti rispondono: "Er Trizio? E che �? Er fra' de Craio e
Srempronio?"

Bruno Moretti Turri IK2WQA, CICAP Lombardia member
IARA, SETI ITALIA Team G. Cocconi, Sezione di Ricerca Radioastronomia UAI
http://www.geocities.com/priapus_dionysos/bsih.html
Equazioni di Maxwell facili
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