LuigiFortunati ha scritto:
> Scusami, ma non ho capito come fai a coniugare l'urto (interazione
> fondamentale delle singole particelle), con l'onda, che � una
> manifestazione collettiva.
> Fai parte anche tu di coloro che credono alla dualit� onda-
> particella?
> Ciao, Luigi.
Non puoi fare a meno di trattare la particella elementare in alcune
occasioni come particella e in certe situazioni come onda, gli esperimenti
che quotidianamente vengono fatti in tutti i laboratori del modo parlano
chiaro. La cosa strana � il riuscire a conciliare entrambe le cose in un
unico modello, e io credo di esserci riuscito dando quella particolare
interpretazione alla costante di struttura fine.
Vediamo come si coniuga la dualit� onda particella con il mio modello
trattato in www.nuovaricerca.org
Nel modello che io porto avanti, seguendo l'idea del professore Cannata,
http://itis.volta.alessandria.it/episteme/ep2cann1.htm , dove parla delle
possibili dimensioni della carica, dove testualmente dice:
3 - Nel sistema "puramente meccanico" si tratta di esprimere per esempio
il Coulomb con le sole dimensioni L, M, T. Per ottenere ci�,
e quindi
Carica elettrica, q , TI , MT-1
Portata di massa = flusso della quantit� di moto per unit� di volume,
attraverso una superficie chiusa.
Cercando di dare una interpretazione a quelle parole, e facendo poche
considerazioni aggiuntive, mi ritrovo proprio il valore esatto della
carica elettrica 1,6*10-19 MT-1
Nella schematizzazione che io faccio nella seconda figura di
http://www.nuovaricerca.org/costante1.htm , per mantenere stabile l'onda
sferica, una particella di massa pari a quella dell'elettrone, colpisce
l'onda sferica stabile come da me descritta; ma devi capire che quando
parlo di una particella con una velocit� pari ad alfa*(velocit� di
propagazione delle onde EM=c), io intendo una popolazione di particelle
che hanno stessa quantit� di moto e in particolare un momento della
qauntit� di moto e che colpiscono quel particolare fronte d'onda.
Per farti capire, per mantenere stabile un'onda in un fluido, devi
periodicamente dare quantit� di moto, solo per un'altalena dai
materialmente la quantit� di moto necessaria in un punto.
Per l'onda da me descritta, la cosa � relativamente pi� complessa visto
che essendo sferica, la quantit� di moto necessaria per
l'automantenimento, pu� essere data o in quel fronte d'onda o in qualunque
punto dello spazio, importante che abbia lo stesso momento della quantit�
di moto, e se lo vedi come portata di massa, ridiventa 1,6*10-19 MT-1.
Questo da la reale percezione di come realmente la carica elettrica
interagisce in ogni punto dello spazio e di come questo fenomeno sia
probabilistico, visto che realmente non � possibile sapere dove si trova
la popolazione di particelle che creano l'effetto (urto), fino a quando la
particella non interagisce con l'ambiente esterno.
Non so se sono stato chiaro o meno, ma come vedi molte cose che appaiono
incomprensibili, si riescono a spiegare solo con urti.
Ciao
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Received on Sat Feb 16 2008 - 19:46:54 CET