Re: Emissione atomica: direzionalità

From: cometa luminosa <a.rasa_at_usl8.toscana.it>
Date: Fri, 25 Jan 2008 06:52:48 -0800 (PST)

On 24 Gen, 20:54, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
> cometa luminosa ha scritto:> Mi spiego meglio, non vorrei essere stato frainteso. Non sto parlando
> > di quantit� di moto del fotone ben definita in direzione, ma del fatto
> > che l'emissione del singolo fotone non sia simmetrica, altrimenti la
> > quantit� di moto del fotone (e di conseguenza dell'atomo dopo averlo
> > emesso) sarebbe nulla.
>
> Ma non sono mica cosa diverse!

Si ma io intendevo dire che non volevo parlare di una quantit� di moto
senza indeterminazione, cio� proprio esatta. E' chiaro che anche se
non � esatta ma avesse una indeterminazione nella direzione, potrebbe
comunque essere asimmetrica e quindi "andare in una direzione
preferenziale in media". Per� tu questo lo escludi e allora sono
ancora pi� sbalordito dai fotoni!

> L'emissione del fotone *e'* simmetrica (non isotropa, pero').
> La q. di moto non e' definita, o in altre parole lo stato del fotone
> non e' autostato del (vettore) q. di moto.
> Il valor medio del vettore q. di moto su questo stato *e' nullo*.
>
> Ma questo e' cosa diversa dal dire che la q. di moto del fotone e'
> nulla.

A questo punto sono in alto mare.
Vediamo di ricapitolare. Per quel (poco) che ho capito (o forse �
meglio dire NON capito :-)) di mq, fare il valor medio di una
variabile dinamica su un certo stato significa ripetere l'esperimento
pi� volte e quindi calcolare la media dei valori otenuti; quindi
quando dici "Il valor medio del vettore q. di moto su questo stato *e'
nullo*" dovrebbe significare che ripeto l'esperimento di emissione
atomica, e allora mi torna che sia simmetrica. Invece, nel singolo
esperimento, da una parte mi viene da dire che non abbia senso
parlare di quantit� di moto "abbastanza definita" del fotone, cio�
sufficientemente definita da poter dire che "va preferenzialmente in
una direzione" (per esempio, verso l'alto invece che verso il basso);
dall'altra c'� il fatto che un singolo fotone ha quantit� di moto non
nulla, perci� *deve* avere avuto una direzione preferenziale di
emissione.
Per� tu hai escluso pure questo quindi non ci capisco pi� niente. (Non
che nei libri queste cose siano espresse chiaramente, faccio notare).

Poi hai spiegato (per quanto ho capito io) che, prima di effettuare la
misura di impulso, questo � indefinito (anche se l'impulso totale del
sistema atomo + fotone si conserva se il sistema � isolato) e solo con
la misura assume un determinato valore vettoriale (pi� o meno
definito) e quindi a quel punto lo assume anche l'atomo. Ma questo
vuol forse dire che il rinculo dell'atomo lo rivelo solo dopo che ho
rivelato l'impulso del fotone, o che, viceversa, rivelare il rinculo
dell'atomo dopo un secondo, mi determina l'impulso del fotone che
misurer� tra 4 anni su Proxima Centaury?
Mi sto perdendo...
Received on Fri Jan 25 2008 - 15:52:48 CET

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