Re: ancora su relatività

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: Tue, 15 Jan 2008 14:45:18 -0800 (PST)

rispondo solo ora perch� non mi ero accorto della risposta

> dove dovresti leggere le lezioni 13 e 14, dedicate appunto a questo
> argomento.

grazie li stampo, quando avr� tempo ci prover� senz'altro

> Seguendo la storia, la "rinuncia" di cui parla Carra' non fu affatto
> una rinuncia, ma semplicemente l'impossibilita' di servirsi di
> qualcosa che non si conosceva ancora..

Beh forse il "farsi andar bene" questo fatto e convogliare tutti gli
sforzi nello sviluppo di quel tipo di termodinamica (grandemente
ammirevole, per carit�!), costituiva una scelta. A volte le
costrizioni (come l'impossibilit� a quel tempo di discriminare
sperimentalmente se gli atomi esistevano o meno) possono dare
differenti alternative di scelta. Una scelta alternativa era
incanalare tutte le proprie energie sull'ipotesi atomica.

> La termodinamica "classica" nasce grosso modo a meta' dell'800, saprai
> di certo che la "realta'" degli atomi non fu stabilita' in modo
> inoppugnabile se non nei primi anni del '900.

certo, tanto � vero che si dice che mach negli anni a cavallo tra
l'800 e il 900 proclamava solennemente di non credere all'esistenza
degli atomi (e non ho mai capito se si tratta di una leggenda
metropolitana o se c'� un valido fondamento). In realt� sono certo che
gi� maxwell aveva saputo stimare l'ordine di grandezza del numero di
avogadro (e forse qualcuno perfino prima). E daltronde ho sempre avuto
l'impressione che l'esistenza di una disciplina come la chimica non
avrebbe potuto avere alcun senso se non fosse fosse stata vera
l'ipotesi atomica (ma forse questo fatto che mi sembra cos� evidente �
dovuto solo al senno di poi).
Received on Tue Jan 15 2008 - 23:45:18 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:09 CET