Re: soluzioni classiche in QFT

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: Sat, 15 Dec 2007 08:18:29 -0800 (PST)

On 14 Dic, 19:21, argo <brandobellazz..._at_supereva.it> wrote:
>
> Boh, non so di che parli.

Dunque.... iniziamo dal corpo classico (anche esteso) che ha posizione
e velocita'...e ce le ha istante x istante.
Dargli questa caratteristica (cioe' l'essere misurabile nello spazio e
nel tempo) significa definire le eq.ni del moto classiche f=ma,
ovviamente per il corpo esteso valgono in maniera pluralistica....
tanti piccoli elementi del corpo sono soggetti a tante eq.ni.
Questa struttura matematica si puo' condensare comodamente dicendo che
esiste una funzione del sistema che qualora venga trattata in maniera
opportuna da' le stesse eq.ni classiche di cui sopra... Ma tale
funzione (del sistema) non e' <<le equazioni del moto>>, bensi' le
eq.ni da essa possono essere ricavate.

Se il sistema e' classico segue "una traiettoria" per ogni "pre-
condizione dinamica associabile al sistema". Ma tutte le traiettorie
sono sempre nella stessa funzione di cui sopra.

Un sistema equivale ad una funzione e non ad una traiettoria.

Quando il corpo classico (composto al limite da tanti elementi)
diventa un continuum di elementi infinitesimi allora si passa dal
corpo classico al campo quantistico: a patto di aver definito bene le
regole di commutazione degli operatori di prima quantizzazione.

La perturbazione che tu stai facendo la stai facendo su cosa?
Sulla funzione di cui sopra.

Ma non facciamo confusione:
La funzione la inseriamo in uno spazio.... poi ne valutiamo la
variazione avendo scelto diversi sottospazii a cui la applichiamo, e
diciamo che la traiettoria classica sta sul sottospazio che rende
"minima" la variazione... e' sbagliato.
Su quel sottospazio che rende minima la variazione deve computarsi la
funzione da cui discende a sua volta la traiettoria.

E se perturbo la funzione?
Ovviamente quel sottospazio non sara' piu' lo stesso di prima...
praticamente posso vedere la perturbazione come una sorta di
"traslazione" del sottospazio da una ad un'altra regione prossima;
lasciando inalterata la funzione originale...e quindi le traiettorie.
Received on Sat Dec 15 2007 - 17:18:29 CET

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