soluzioni classiche in QFT

From: argo <brandobellazzini_at_supereva.it>
Date: Thu, 13 Dec 2007 04:14:17 -0800 (PST)

Non mi e' chiaro che relazione ci sia tra le soluzioni
di un'equazione del moto e la procedura di quantizzazione.
Cerco di spiegarmi.

E' data un'azione e la relativa equazione del moto per un cerco campo
phi.
Tipicamente la QFT perturbativa viene costruita a partire dalle
oscillazioni intorno ad una soluzione particolare dell'equazione del
moto assegnata: la soluzione phi=c=const in cui il potenziale ha un
minimo. Si quantizza assegnando le opportune regole di commutazione
per le oscillazioni. I coefficienti dei termini nell'azione per le
ocillazioni sono delle costanti numeriche ottenute derivando il
potenziale originario e valutandolo nel minimo phi=c.

Se perturbassi invece intorno ad un'altra soluzione classica
dell'equzione del moto? Avrei che i coeffienti nell'azione delle
oscillazioni dipenderebbero dalla posizione e dal tempo. Sarebbe come
avere un campo esterno? Si otterrebbero risultati ragionevoli (ad
esempio nelle ampiezze di scattering)? In che relazione sarebbero con
i risultati e le interpretazioni di prima, con perturbazioni intorno a
phi=c?

Grazie, ciao.
Received on Thu Dec 13 2007 - 13:14:17 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:23 CEST